La Capitale e la sua regione si troveranno in zona gialla da (domani) lunedì 3 gennaio. I contagi in aumento che il primo dell’anno, nel Lazio, hanno fatto registrare 12.345 positivi, porta il cambio di colore, come accadrà anche per Lombardia, Piemonte, Sicilia Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento.

Il passaggio a zona gialla scatta al raggiungimento contemporaneo della soglia di tre distinti parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%.

“Da domani il Lazio entrerà nella cosiddetta zona Gialla, bisogna essere prudenti, rispettare le regole e non ritardare la prenotazione del vaccino – afferma l’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato -. La dose booster può esser fatta, a parità di efficacia, sia con Moderna che con Pfizer, al momento non abbiamo problemi di forniture. Sono disponibili nel mese di gennaio oltre 1 milione di posti e oltre 50 mila per lo specifico vaccino pediatrico nella fascia 5-11 anni. L’argine ad Omicron è la vaccinazione, anche per questo si è deciso, grazie alla disponibilità delle strutture di Aiop Lazio di procedere domenica 9 gennaio all’open day in 14 strutture anche per chi ha fatto la seconda dose a distanza di 120 giorni. E’ in corso a Rieti, presso la caserma Verdirosi il primo open day dell’anno dove si registra una ottima affluenza anche di cittadini da fuori della provincia”.

COSA CAMBIA – Obbligo di indossare mascherina all’aperto (esteso, con il nuovo decreto, a tutto il territorio nazionale), nei ristoranti non sarà più presente il tetto massimo di quattro persone allo stesso tavolo ma sarà necessario esibire il green pass rafforzato (anche per consumare al bancone del bar). Centri commerciali e negozi resteranno aperti e per i cittadini resterà comunque possibile uscire dal proprio comune o spostarsi in un’altra regione.

Altra novità riguarda inoltre le nuove regole, fissate con un’ordinanza firmata dal presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, in base alla quale il test antigenico rapido, se positivo, non deve essere confermato dal test molecolare che viene effettuato solo su richiesta del medico in base alla valutazione dei sintomi.

NUOVA QUARANTENA, NUOVE REGOLE – Nessuna per gli asintomatici che hanno la dose booster del vaccino o hanno finito il primo ciclo vaccinale (prima e seconda dose) nei quattro mesi precedenti al contatto (oppure aver avuto il Covid ed essere guariti da meno di 120 giorni). Al posto della quarantena c’è un regime di auto sorveglianza (ci si monitora nello stato di salute) per cinque giorni, con l’obbligo di girare con la mascherina Ffp2 per almeno altri dieci. Chi è vaccinato da oltre quattro mesi, se asintomatico, deve invece fare una quarantena di cinque giorni, dunque non può uscire di casa. Non cambia niente per i non vaccinati: la quarantena resta di dieci giorni.

SUPERGREENPASS AL LAVORO – Il 5 gennaio il Consiglio dei Ministri potrebbe dare il via ad una ulteriore spinta alla vaccinazione con il Super green pass obbligatorio per i lavoratori a cui non basterà più solo tampone. Estenzione che è già valida per sanitari, forze dell’ordine e insegnanti, e ora potrebbe riguardare anche i dipendenti pubblici che fanno lavoro di contatto con il pubblico.

STADI DIMEZZATI – Il 6 gennaio sarà il giorno degli stadi, che riaprono in presenza al 50%. Dunque gli stadi torneranno a riempirsi a metà, come per tutte le strutture all’aperto e i palazzetti dello sport. Per tutte le altre strutture al chiuso, il massimo della presenza è il 35%.