“Sei nera, non voglio”. Sono le parole che si è sentita rivolgere Binta, 32enne senegalese che mentre era a bordo di un autobus a Lecco aveva tentato, con un gesto di buon cuore, di cedere il suo posto ad una persona anziana.
Il mezzo era infatti pieno, in particolare di ragazzi, e quando alla fermata è salita la donna anziana Binta le voleva cedere il posto. Il caso di intolleranza è stato riportato dal Corriere della Sera. La vittima, la 32enne del Senegal, vive in Italia da cinque anni assieme al marito e ai tre figli, frequentando la sede di Oggioni del Cpia, il centro provinciale per l’istruzione degli adulti.
Binta ha raccontato proprio ai suoi insegnanti del Cpia l’episodio, non isolato purtroppo. Alcuni compagni hanno infatti spiegato di aver vissuto esperienze simili. “E’ successo anche a me – ha spiegato un 23enne della Nuova Guinea -. Sono soprattutto gli anziani ad essere diffidenti. Ma nella nostra cultura è impensabile lasciare una persona più grande di te in piedi quando tu sei seduto”.
Nella ‘battaglia’ contro il razzismo si è schierato con Binta e gli altri ragazzi del Cpia Paolo Barbieri, che al centro insegna matematica. In un post su Facebook ha infatti scritto che gli sono arrivati “una valanga di messaggi e tante storie simili a quelle già sentite in classe — spiega —. Una ragazza adottata, in città fin da quando era piccola, si è sentita dire che non poteva salire sul pullman. Un’altra, italiana, ha raccontato di aver assistito a una scena surreale. In coda per fare un prelievo in ospedale: l’uomo davanti a lei, nonostante fosse il suo turno, non è voluto entrare nel box perché la paziente appena uscita era di colore. Lecco non è razzista, sono episodi isolati. Ma se per i miei alunni tutto questo è normale, non lo deve essere per noi insegnanti che abbiamo il dovere di raccontare. E di farlo con le loro parole”.
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