Donnarumma para tutti i cori e i sogni inglesi. L’Italia è campione d’Europa dopo 53 anni. Partono i festeggiamenti a Roma, i fuochi d’artificio, petardi e fumogeni illuminano tutto il cielo da Monti a Prati, da San Lorenzo arrivando fino alla bolgia incredibile di Trastevere, fino ai moltissimi quartieri di periferia ognuno con la propria piazza, viale e luogo di ritrovo dove molti romani sono scesi in strada per festeggiare. Un momento di liberazione, una sbornia di gioia collettiva.

La notte magica della Capitale non è stata però solo festeggiamenti per aver sconfitto la perfida Albione. La cronaca, dal centro alle periferie, racconta anche di giovani feriti, blocchi stradali e lanci di bottiglie contro la polizia. La folla per le strade è variegata, ci sono i liceali appena diplomati che festeggiano per la prima volta una vittoria azzurra tuffandosi nella Fontana dei Fiumi in piazza Navona. Accanto i 70enni più impauriti dai lanci delle bottiglie di vetro avvenuti in piazzale Flaminio da un gruppetto di teppisti contro i poliziotti schierati in tenuta antisommossa a presidio della Fan Zone. Poco più in là, verso il Tevere due che saranno stati appena maggiorenni buttano in terra a calci 20 motorini parcheggiati. Un ragazzo ferito alla testa viene soccorso e medicato sul posto dal personale del 118 mentre un branco di scalmanati a petto nudo continua lo sport olimpico della notte, il lancio in lungo della bottiglia di vetro. In periferia blocchi stradali sulla Tuscolana e diverse sono le segnalazioni di aggressioni arrivate ai numeri di emergenza.

Il lungotevere è un unico serpentone colorato dalle bandierone da stadio e dalle luci rosse delle migliaia di auto e motorini che hanno paralizzato il traffico bloccando le numerose ambulanze chiamate nella notte. Almeno tremila persone alle due del mattino hanno gremito piazza Trilussa paralizzando completamente lungotevere dei Tebaldi, di fronte a ponte Sisto. Cori, slogan. Esplodono i petardi, la folla blocca il traffico. Un’ambulanza un’auto medica dirette all’ospedale Fatebenefratelli dell’isola Tiberina, rimangono completamente ferme all’altezza di ponte Umberto I. Dall’una in poi tutto il quartiere è fuori controllo. Ogni tanto come a cadenzare i festeggiamenti si sentono i rumori delle bottiglie che si infrangono ora contro i muri, ora contro i blindati delle forze dell’ordine. Inutile dire che i soli negozi aperti a quest’ora sono i minimarket e qualche pub, così i sampietrini si coprono di un tappeto di bottiglie in frantumi.

Le strade incominciano a liberarsi verso le 3. Ma alle 4 si sentono ancora i botti dei petardi nell’aria mentre la folla inizia a defluire anche se non del tutto. Salendo da Trastevere in direzione Gianicolo alle 5, sui gradini che portano alla fontana dell’Acqua Paola, ci sono ancora centinaia di ragazzi che smaltiscono l’euforia aspettando l’alba. La digos e la scientifica, come promesso ieri dal Prefetto, hanno filmato i disordini e adesso si analizzeranno i video per individuare gli eventuali responsabili.

 

Riccardo Annibali

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