La vicenda che accende i riflettori su Trevignano, piccolo comune a ridosso del lago di Bracciano, è un misto di sacro e profano. Al centro della storia c’è una statua della Madonna che stillerebbe lacrime di sangue, forse di maiale. Poi c’è una presunta “veggente” che avrebbe sostenuto per anni di essere in diretto contatto con la Madonna che le avrebbe affidato messaggi, spesso apocalittici, per i fedeli. Alla stessa sarebbero stati attribuiti miracoli di moltiplicazioni di alimenti tra cui gnocchi e teglie di pizza. Infine ci sono le accuse di quanti avrebbero versato soldi alla “veggente” Gisella Cardia, 53 anni, e all’associazione costituitasi intorno al “miracolo”. Tutto questo ha portato alla ribalta delle cronache il piccolo comune, famoso per qualcuno perché ogni 3 del mese si ripeterebbe il prodigio su cui dovranno essere fatti accertamenti. E intanto la signora in questione avrebbe lasciato Trevignano insieme al marito.

Tutto avrebbe preso il via dalla denuncia di un investigatore privato che avrebbe messo in dubbio la veridicità di quanto accade a Trevignano, dalle lacrime di sangue che sarebbero di provenienza suina, e poi l’incredulità di quanti hanno donato denaro a quell’organizzazione e ora temono la truffa. Secondo il Corriere della Sera, sarebbe stata avviata un’inchiesta da parte dei magistrati della Procura di Civitavecchia. Open riporta anche di una commissione per “un’indagine sulla fenomenologia dei fatti” avviata dalla diocesi di Civita Castellana. “Si fa sensazionalismo a tutti i costi. La caccia alle streghe galoppa e nessuno sembra più intenzionato ad appurare fatti e circostanze. Posso solo dire che ci difenderemo”, ha detto l’avvocato Anna Orlando che assiste Cardia, come riportato dal Corriere.

Sulle colonne de La Stampa, Luigi Avella, 70 anni, racconta di aver donato 123mila euro a quell’organizzazione e di essere stato molto vicino a Cardia e a suo marito per anni, che definisce una “terribile esperienza con una donna diabolica”. Secondo Avella c’è qualcosa di diabolico “nel suo ostinarsi a raccontare di essere in grado di far lacrimare sangue alla statua della Madonna e nel sostenere di essere in grado di moltiplicare pizze e gnocchi”, fenomeno a cui ha detto di non aver assistito. Dice di aver assistito un paio di volte alla lacrimazione di sangue “ma oggi non sono più sicuro. Credo che fosse suggestione”. Però in tutte le interviste rilasciate sottolinea che “nessuno dei due mi ha mai chiesto soldi. Ma sapevo che ne avevano bisogno” e dunque aveva deciso di offrire il suo supporto acquistando alcuni beni che servissero alla gestione del miracolo delle lacrime, come 30 panche, la recinzione del terreno, un’auto, un garage. Tutto pagato in bonifici mentre usciva da un periodo difficile della sua vita. “Mia moglie a causa di un incidente stradale ha avuto problemi alla schiena. Dopo che ha ripreso a camminare bene ho voluto ringraziare la Onlus”.

I messaggi della Madonna che la donna avrebbe riportato spesso spaventano centinaia di fedeli che raggiungono il Paese sopra il lago di Bracciano con messaggi che prefigurato un futuro disastroso. L’ultimo, datato 3 aprile (riportato anche sul sito): “I figli delle tenebre vi stanno attanagliando, ricordate che la sofferenza offerta sarà grazia”. E a marzo non era andata meglio ai fedeli: “Siate sempre pronti, perché questa battaglia sarà forte e tutto sboccherà in una grave guerra, ma ancora voi continuate a vivere come sempre e con indifferenza. Aprite i vostri cuori figli, i vostri cuori di pietra e fate entrare la luce di Dio”.

Avella ha raccontato di fidarsi ciecamente di quella organizzazione. “Ma non vorrei passare per un allocco – ha continuato – il miracolo delle lacrime era accreditato dall’ex vescovo e io, vedendo il buon rapporto che aveva con Gisella, mi sono fidato di lei”. Ma a un certo punto ha cominciato a dubitare: “Quando mi hanno nominato direttore dei lavori per la recinzione del terreno delle apparizioni in via di Campo delle Rose. Essendo laureato in legge ho subito capito che l’autorizzazione non era in regola e si stava per commettere un abuso. Così mi sono allontanato. Poi, ho iniziato ad avere perplessità sul miracolo e ho scritto il libro ‘Le false apparizioni di Trevignano’”. Ma Avella sottolinea di non aver intenzione di denunciare nulla finchè le le autorità religiose non avranno certificato il falso.Sono pentito di aver riposto fiducia in una donna che ha approfittato della mia amicizia. Mi sento tradito come persona, prima ancora che come uomo di fede quale sono. Ho scoperto che l’8 maggio Gisella avrà un’udienza per reiterazione fallimentare per una fabbrica che aveva a Patti, in Sicilia. Chissà come andrà a finire questa storia della Madonnina”. E in effetti in tutta questa storia che spopola sui media sembrano ancora poche le certezze messe nero su bianco. E le informazioni sui diversi media restano contrastanti.

Intanto sul sito dedicato alle apparizioni della Madonna di Trevignano, alla voce “incontro per colloquio con Gisella” è comparso l’annuncio che recita: “Gli incontri sono momentaneamente sospesi con data da destinarsi. E’ possibile inviare intenzioni di preghiera”, e annesso recapito telefonico. L’avviso confermerebbe la circostanza che la presunta veggente abbia lasciato la località laziale come molti affermano. Intanto, secondo quanto riportato da Open, la vicenda sarebbe all’attenzione della procura di Civitavecchia e anche di una commissione diocesana che deve riferire al vescovo Marco Salvi, al quale spetta una eventuale pronuncia, che non ha tempi brevi e al momento si sarebbe riunita solo una volta. E intanto sul sito continuano ad esserci tutte le indicazioni per le donazioni.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.