Poi Salvi si è occupato di molti altri temi. Anche dell’immigrazione. ha criticato i decreti sicurezza e una politica dell’immigrazione che da anni non si applica alla necessità di aumentare le regolarizzazioni, creando in questo modo zone della società dove è facile l’ingresso per la malavita. Salvi ha anche detto che è una pessima idea quella di «affidare esclusivamente al diritto penale i valori della società», ha detto che questa impostazione porta a rischi rilevanti. Così come sono rilevanti i rischi di pensare che sia una buona cosa il governo della paura, cioè l’uso della paura come strumento di governo.

Il procuratore generale ha anche criticato la tendenza di alcuni magistrati a «proporsi come inquirente senza macchia e senza paura…» alimentando una cultura eroica della magistratura e quella di una sua presunta superiorità morale».