L'editoriale
Manovra, un’altra tradizione tra le inefficienze italiane. Il Paese che non ha intenzione di cambiare
Ampio spazio sui media natalizi al fatto che il Senato si lamenta perché non potrà realmente esaminare la legge di bilancio. Tra due giorni non se ne parlerà più. Fino all’anno prossimo, quando andrà in onda la stessa identica situazione a rami del parlamento invertiti: la legge di bilancio 2026, infatti, rimarrà due mesi al Senato, e la Camera sarà chiamata tra Natale e Capodanno a fare una trafila completamente inutile (com’è accaduto l’anno scorso). E i media, tra un anno esatto, daranno ampio spazio alle lamentele conseguenti. Per due giorni, poi non se ne parlerà più.
Le inefficienze italiane
L’Italia va avanti così. Sulle spaventose inefficienze del paese (della politica, del sistema fiscale, del sistema dei controlli, della pubblica amministrazione, del sistema formativo ecc.) ci campa un pezzo di paese, che è molto potente e non ha nessuna intenzione di cambiare. Fino a quando non sorgerà una coalizione di interessi di attori sociali e politici che si renderà conto che il sopravvivere sulle inefficienze, nel mondo globalizzato, equivale a condannare a morte il paese. Il vero momento di svolta sarà quello.
Ps. Nell’ esempio fatto, ci vogliono sei mesi a fare quello che tutti vorrebbero: una riforma costituzionale che abolisca la Camera (400 membri) e il Senato (200 membri) e crei un’unica Assemblea Nazionale di 600 membri. Solo che ultimamente le riforme costituzionali sono state fatte per inserire nella nostra carta fondamentale la menzione di quanto sono belle le isole, quanto è bello lo sport, e quanto è bello l’ambiente.
© Riproduzione riservata