Ma cosa sta succedendo in Turchia nella pressoché generale disattenzione? Benché nessun passaggio del Corano vieti la rappresentazione di esseri viventi, e pertanto anche di Maometto, la pubblicazione su un Giornale turco di una vignetta rappresentante apparentemente Maometto e Mosè sospesi nell’aria tra una pioggia di proiettili e bombe mentre si stringono la mano scambiandosi il tradizionale saluto di pace in musulmano Maometto (Selam aleyukum) ed in ebraico Mosè (Aleikhe shalom), ha causato un terremoto politico-giudiziario.
È vero che nella prassi la pubblicazione di ogni immagine del Profeta sarebbe proibita, ma la reazione a questa vignetta di pace fa rimanere allibiti.

Il proprietario della rivista, il direttore responsabile, il caporedattore ed il vignettista sono stati arrestati mentre una folla inferocita provocava disordini ad Istanbul tentando anche l’assalto alla sede della Rivista. Addirittura Fahrettin Altun, responsabile della comunicazione del Presidente Recep Erdogan ha condannato la pubblicazione della vignetta definendo immorale la Rivista e aggiungendo che “questo insulto e mancanza di rispetto nei confronti del nostro profeta, l’unica guida dei Mussulmani, non possono essere mascherati dalla libertà di stampa”. Lo stesso Erdogan ha definito la vignetta una vile provocazione e annunciato l’avvio dei necessari provvedimenti giudiziari nei confronti dei responsabili.

I responsabili della Rivista hanno tentato di giustificarsi sostenendo che la vignetta rappresentava semplicemente un uomo mussulmano di nome Maometto e la sofferenza dei mussulmani. Credo che davanti a quello che sta accadendo in Turchia dobbiamo porci due domande: la prima è se tali comportamenti repressivi siano compatibili con la partecipazione della Turchia alla NATO ed al Consiglio d’ Europa.

La seconda riguarda il paragone tra la libertà di cui le organizzazioni musulmane godono in tutta Europa per effettuare azioni di proselitismo o comunque professare liberamente il loro credo religioso ed il trattamento dei cristiani nei paesi mussulmani. Mi rendo conto che sono osservazioni grossolane su tematiche che richiederebbero ben altri approfondimenti, ma trovo inquietante ed incomprensibile il silenzio totale della politica su quello che sta accadendo in Turchia.

Carlo Giovanardi

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