Vagava seminudo sulla spiaggia di Sabaudia (Latina) mentre a cinquanta chilometri di distanza, nel suo appartamento, a Frosinone, c’era il cadavere dell’ex fidanzata, uccisa con una decina di coltellate.

È l’ennesima storia di femminicidio che arriva dalla città del Lazio e che vede vittima la 36enne Romina De Cesare.

La ragazza sarebbe stata uccisa dall’ex fidanzato, attualmente in stato di fermo e piantonato all’ospedale “Goretti” per essere sottoposto a degli accertamenti, ma al momento non in grado neppure di cominciare con i carabinieri. 

L’uomo, 38 anni, era stato segnalato da alcune persone mentre camminava nudo in spiaggia a Sabaudia. I carabinieri, intervenuti a Torre Paola, lo hanno trovato in stato confusionale, farfugliando parole senza senso, mentre la sua Audi A4 era stata rinvenuta a chilometri di distanza, a San Felice Circeo.

Dopo esser riusciti a recuperare l’indirizzo di casa dell’uomo, una volante della Polizia si è precipitata nell’appartamento di piazza Plebiscito a Frosinone e dopo aver sfondato la porta è stato ritrovato il corpo privo di vita di Romina.

Stando alle prime ipotesi la ragazza, di cui non si avevano più notizie da 24 ore, sarebbe stata uccisa dall’uomo, che non si rassegnava alla fine della relazione. Dopo l’omicidio quindi la fuga sul litorale pontino. 

Soltanto lo scorso 18 novembre, pochi giorni prima della Giornata internazionale contro la violenza di genere, Romina su Facebook lanciava appelli contro la violenza sulle donne: “Non solo voi donne, ma anche voi uomini… distinguetevi da chi le donne, invece di rispettarle, le maltratta…Stop alla violenza sulle donne”. Parole che rilette oggi sembrano quasi un presagio.

 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia