E’ stato rintracciato a Lima, capitale del Perù, dopo 13 anni di latitanza e una pena a 9 anni e 4 mesi di reclusione emessa dalla Corte di Appello di Napoli e divenuta irrevocabile nel 2022. Arrestato Massimiliano Amato, conosciuto con il soprannome di ‘o bandito, 56enne originario del centro di Napoli e storico capo ultras dei Fedayn, gruppo del tifo organizzato che milita nella curva B azzurra. A rintracciarlo i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, coordinati dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli.

Il traffico di droga

Amato si trovava nel Paese sudamericano, non è chiaro da quanto tempo, ed è stato arrestato nella notte tra l’8 e il 9 maggio. Di recente era stato inserito dal ministero dell’Interno nell’elenco dei 100 latitanti “più pericolosi”. E’ stato condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e per detenzione, commercio e importazione nel territorio nazionale di partite di cocaina, per quantitativi ingenti, complessivamente superiori ai 50 chili.

Per gli investigatori ‘o bandito era il braccio destro di Giuseppe Sabatino, originario di San Giorgio a Cremano (Napoli) e in passato ritenuto vicino al clan Mazzarella per conto del quale curava in Spagna i contatti utili all’acquisto dello droga che arrivava nel territorio napoletano per essere commercializzato al dettaglio. Amato, stando a quanto cristallizzato nel corso del processo, si era guadagnato la piena fiducia del vertice del sodalizio, coordinando le attività di importazioni in Italia dello droga e organizzando i trasporti su gomma, via mare o in aereo. La sentenza di condanna, come detto, è divenuta irrevocabile nel 2022, ma Amato era irreperibile già dal 2013, all’indomani della scarcerazione decisa nella fase delle indagini preliminari dopo l’iniziale arresto avvenuto nel 2012.

Dopo la condanna definitiva erano state diramate dalla Procura generale di Napoli ricerche in campo internazionale. Determinante la cooperazione tra i Carabinieri del Nucleo Investigativo e il Servizio di cooperazione internazionale della Polizia per la effettiva individuazione di Amato a Lima. Al momento si trova nelle carceri peruviane ma è stato già avviato l’iter per l’estradizione che potrebbe portarlo nelle prossime settimane in Italia.

Massimo ‘o bandito ultras

Massimiliano Amato in passato è stato uno dei leader indiscussi del tifo organizzato del Napoli fino ai primi anni Duemila. Diversi i ricordi sui social da parte dei tifosi azzurri nel corso degli ultimi anni. Molti iniziavano con “ovunque tu sia” perché era nota la sua fuga all’estero per i processi in corso. “L’unico che riusciva a mettere d’accordo le due curve” si legge e poi tanti altri che ricordavano episodi e aneddoti di trasferte e di riunioni, anche in ambito nazionale, con altri gruppi di tifoserie organizzate.

Nel documentario sui “Fedayn Napoli, EAM estranei alla massa”, ‘o bandito, che all’epoca aveva 31 anni, raccontava: “Io sono nato a Spaccanapoli, sono uno scugnizzo dei Quartieri Spagnoli, di via Pasquale Scura. Sono cresciuti prima, sono cresciuto per strada, vengo dal tombino, mi sono fatto una mia cultura personale, studiando, ma resto sempre uno scugnizzo”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.