Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. Il capo dello Stato ha elogiato il lavoro dei diplomatici italiani, parlando del posizionamento italiano e delle diverse crisi internazionali.

Mattarella: i pericoli per l’umanità da clima e guerre

Nel suo intervento il presidente Mattarella ha tratteggiato le crisi, conflittuali e non, che devono porre in allarme l’intera umanità. “Le sfide di fronte alle quali l’umanità si trova, pongono a rischio la sopravvivenza del pianeta, a partire dalle conseguenze della condizione climatica, sino a modalità belliche – che ci riportano a epoche che non hanno il diritto di riproporsi – in cui i popoli divengono ostaggi delle politiche aggressive dei rispettivi governi. Derubricare a mera dimensione regionale l’attacco della Federazione Russa all’Ucraina sarebbe un errore capitale. I suoi effetti destabilizzanti si avvertono in tutti gli angoli del globo e vulnerano gli strumenti internazionali di cooperazione e dialogo”, sono state le parole dell’inquilino del Colle.

Il lavoro dei diplomatici

Davanti agli ambasciatori alla Farnesina, Mattarella ha poi parlato dell’operato dei diplomatici italiani, rinnovando “l’apprezzamento per il lavoro che la rete diplomatico/consolare svolge – nella doverosa rispondenza alle linee di politica estera definite, secondo la Costituzione, da Parlamento e Governo – al servizio esclusivo dell’interesse generale del Paese, con il carattere insopprimibile di neutralità politica proprio a chi è chiamato a rappresentare la Repubblica. Rappresenta per me, inoltre, l’occasione per esprimere la mia riconoscenza per la collaborazione, sempre eccellente, che ricevo nella mia funzione. Operate con la responsabilità di manifestare in modo concreto la vocazione del nostro Paese ad agire per una comunità internazionale in pace, stabile e prospera”. Nel suo elogio, il capo dello Stato ha voluto comunque ribadire la “neutralità politica” necessaria per chi svolge incarichi delicati rappresentando l’Italia nel mondo.

Mattarella e la posizione dell’Italia sul multilateralismo

Tornando a parlare di Ucraina e Russia, Mattarella ha posto l’attenzione sulla “pretesa del riemergere, nel terzo millennio, della logica ‘imperiale‘ inaccettabile. A suffragarla non soccorre neppure più l’alibi ideologico, di confronto/competizione tra sistemi basati su progetti di vita contrapposti. Rimane soltanto la logica della prepotenza”. Per questo secondo il presidente della Repubblica bisogna “puntare sul multilateralismo per quei Paesi – come l’Italia – che rifiutano intenti imperialisti e non hanno l’ambizione di essere ‘satelliti‘ di nessuno bensì di cooperare, da pari, con tutti gli Stati e i popoli di buona volontà, anche per governare la globalizzazione, facendone crescere la coincidenza con il perimetro della libertà e del benessere”.

Medio Oriente e antisemitismo

Spazio anche a quanto sta avvenendo in Medio Oriente (e nel mondo) dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso in Israele. “La crisi mediorientale, con il suo portato d’odio, ha fatto riemergere dal suo fiume carsico anche il fenomeno dell’antisemitismo, che, oggi come ieri, si nutre di luoghi comuni e di una visione distorta della storia. Derivazione di sottoculture che resistono al tempo e alla ragione, veri e propri “magazzini dell’odio, mai svuotati della loro merce tossica”, come le ha recentemente definite la Senatrice Liliana Segre. Si tratta di messaggi che debbono incontrare la più netta condanna, senza ambiguità, senza interpretazioni di comodo” ha detto Mattarella.

Vittime civili

Oltre all’impegno per contrastare l’antisemitismo, il capo dello Stato ha accomunato il tragico bilancio delle vittime civili sia in Ucraina sia in Medio Oriente: “Da 22 mesi il popolo ucraino si pone come argine a questa deriva e, ancora una volta, sono le vittime civili a pagare un prezzo alto. Si presenta, qui come a Gaza, la necessità di rendere stringenti le regole, anche in guerra, di quel diritto internazionale umanitario la cui urgenza emerse addirittura già con la Convenzione di Ginevra nel 1864. È inammissibile che, in conflitti armati di questo secolo, si esercitino attacchi e rappresaglie che colpiscono la inerme popolazione civile. Tocca alla comunità internazionale impedire nuove avventure a questa politica di sopraffazione che trova emuli in diverse situazioni e in più continenti”.

“Serve il voto a maggioranza”

Dopo quanto detto ai diplomatici accreditati a Roma nella cerimonia di auguri di fine anno, Mattarella è poi ritornato sull’argomento dell’Unione Europea. “Allargamento e approfondimento dei meccanismi di integrazione economica e politica sono due aspetti strettamente connessi. Perché l’Unione Europea possa svolgere un ruolo rilevante a livello interno ed internazionale, essi debbono procedere di pari passo. Una esigenza, questa, che dovrebbe indurci ad un sempre maggiore ricorso al voto a maggioranza” ha affermato Mattarella. Un evidente rimando a quanto avvenuto anche nell’ultimo Consiglio Europeo con il veto imposto dall’Ungheria di Viktor Orban sugli aiuti all’Ucraina che di fatto ha paralizzato le decisioni di Bruxelles.

Redazione

Autore