La scorta a Liliana Segre è il segno che l’odio e l’intolleranza sono pericoli concreti, non espedienti retorici. Sergio Mattarella si schiera nuovamente a fianco della senatrice a vita, cui è stata assegnata una scorta per colpa delle minacce subite, e afferma che “se è necessario a una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno ma che il male lo ha subito da bambina in modo crudele come Liliana Segre di avere una scorta vuol dire che questi interrogativi dei bambini, che chiedono solidarietà invece di odio, non sono astratti o retorici ma molto concreti“. Inaugurando l’anno accademico all’Università Campus biomedico, il Capo dello Stato ha spiegato che “i bambini chiedono solidarietà e aiuto vicendevole contro intolleranza, odio e contrapposizione non sono alternative astratte ma estremamente concrete. Se qualcuno arriva a dire in un autobus a una bimbetta di sette anni ‘non puoi sederti accanto a me perchè hai la pelle di colore differente” o se alla senatrice Segre deve essere affidata una scorta.

La solidarietà, la convivenza, il senso di responsabilità devono contrastare l’intolleranza, l’odio, la contrapposizione“, ha continuato il Presidente della Repubblica. Mattarella ha preso la parola al termine della cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico in occasione “del 25esimo anno di questa straordinaria avventura scientifica e didattica“. Il presidente della Repubblica ha invitato a pensare al futuro rifacendosi a quello che potrebbe desiderare un bambino e quindi “desiderare una vita serena, la convivenza la vicinanza con gli altri, contro l’arroccamento egoistico“. La contrapposizione tra “solidarietà” da una parte e “intolleranza, odio e contrapposizione” non e’ “una alternativa retorica. Quando una bimba di colore non viene fatta sedere sull’autobus o quando una donna come Liliana Segre ha bisogno di una scorta, si capisce che questi non sono interrogativi astratti o retorici“.

Mattarella ha preso spunto dagli interventi che lo avevano preceduto (il presidente Felice Barela, il rettore Raffaele Calabro, due studenti e il prof Massimo Inguscio) ed ha sottolineato alcuni concetti emersi da quei discorsi, come “Il prendersi cura”, “‘educazione globale dello studente”, “la responsabilità”, la “consapevolezza che poi consiste della responsabilità “. Da qui la sua esortazione. “Il mondo cambia con un ritmo sconvolgente- ha aggiunto – ma una cosa rimane costante, e cioè la condizione umana, la convivenza e il senso di responsabilità “.

LE PAROLE DELLA SENATRICE – Intanto Liliana Segre ha parlato durante un’intervista a RaiNews24. Sulla Commissione contro l’antisemitismo, il razzismo, l’odio e la violenza da lei ideata e proposta ha detto “vedremo quale sarà il mio ruolo“. Infatti si è vociferato che la senatrice stesse pensando di rinunciare a un ruolo nella commissione. “Io non ho voluto la Commissione contro l’antisemitismo ma assolutamente contro l’odio e come tale vorrei fosse programmata. C’è un’atmosfera di odio, odio è una parola orribile“, ha detto. Commentando gli avvenimenti degli ultimi giorni, dopo gli insulti e la scorta attribuitale ha detto: “Certamente non mi aspettavo la scorta, poi essendo una vecchietta…Io non l’ho mai chiesta e non pensavo mai che l’avrei avuta“.

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