Accusati di favoreggiamento
Matteo Messina Denaro, arrestati i figli del suo autista: dai fratelli Luppino “un aiuto prezioso” al boss nella latitanza
A distanza di più di un anno dall’arresto di Matteo Messina Denaro, continua la scia dell’inchiesta sulla sua latitanza. I carabinieri del Ros, infatti, hanno arrestato Antonino Luppino e Vincenzo Luppino, figli dell’uomo che faceva da autista al boss mafioso. Il padre dei due, l’imprenditore di Campobello di Mazara Giovanni Luppino, era stato fermato insieme a Messina Denaro il 16 gennaio 2023. Una famiglia messasi a disposizione del ricercato, poi morto lo scorso settembre, che li ricompensava per i loro servizi.
Messina Denaro, arrestati i due fratelli Luppino
I due fratelli sono accusati di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Piero Padova. Secondo l’accusa, infatti, entrambi avrebbero fornito al boss mafioso “un aiuto prezioso” sia per muoversi e spostarsi nel territorio in cui Messina Denaro ha vissuto gli ultimi periodi, sia per la sua latitanza. I due Luppino dal 2018 al 2022 abitavano molto vicino all’ultimo covo del capomafia, a Campobello di Mazara, ed erano in possesso di informazioni rilevanti riguardo l’uomo allora più ricercato d’Italia.
Messina Denaro, gli aiuti forniti dai Luppino
Antonino Luppino conosceva il numero di uno dei cellulari di Messina Denaro, insieme al padre avrebbe scortato il latitante dopo le dimissioni dalla casa di cura La Maddalena fino a casa a Campobello. Con il fratello Vincenzo si sarebbero occupati di riparare l’auto del boss, la Giulietta con cui Messina Denaro si spostava. Vincenzo, invece, in precedenza era andato nella clinica dove il capomafia era in cura per un cancro e si era messo a disposizione per provvedere ai suoi potenziali bisogni. Inoltre, i tre Luppino (i due fratelli e il padre) avrebbero anche seguito i lavori di ristrutturazione del covo e anche i traslochi dei mobili nell’ultimo nascondiglio del boss. E alla fine Vincenzo si sarebbe tenuto, per custodirla almeno temporaneamente, la vecchia cucina di Messina Denaro.
Messina Denaro, la visita ai suoi familiari prima dell’arresto
Secondo le indagini, sempre Vincenzo Luppino avrebbe prestato al padre il proprio furgone per scortare il latitante durante la sua visita a Castelvetrano nella quale è passato davanti alle abitazioni dei suoi familiari. Il 29 dicembre del 2022, a pochi giorni dal suo arresto, infatti, Matteo Messina Denaro sarebbe passato in auto sotto casa della ex compagna, madre di sua figlia, e delle sorelle Bice e Giovanna, a Castelvetrano. Il boss, secondo gli investigatori, sarebbe passato in quei luoghi per cercare di rivedere i familiari, anche se da lontano.
I pagamenti alla famiglia Luppino
Dall’inchiesta emergono anche i dettagli di come venissero ricompensati i membri della famiglia Luppino, che nel paese erano noti come Mustusi per via della professione del nonno, che produceva vino e mosto. Negli appunti di Messina Denaro in cui annotava le spese, compare la parola Mustang, un nome in codice secondo gli inquirenti che indicava proprio i Luppino. Nei suoi diari, il boss ha appuntato i soldi spesi per i fiori comprati a seguito della morte della moglie di Giovanni Luppino, per diverse cene e pranzi durante i compleanni dei figli. Segno di come si vedessero frequentemente.
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