Prevista domani l’arringa difensiva
Matteo Messina denaro, la nipote avvocato rinuncia all’incarico nel processo per stragi
Lorenza Guttadauro, la nipote avvocato di Matteo messina Denaro, domani mattina avrebbe dovuto tenere nell’aula della corte d’assise d’appello di Caltanissetta un’ arringa davanti ai giudici, probabilmente una delle più difficili della storia dell’avvocatura italiana: quella in difesa dello zio accusato di essere fra i mandanti delle stragi Falcone e Borsellino. In primo grado lo zio è stato già condannato all’ergastolo. Ma a poche ore dall’attesa arringa, il colpo di scena: Lorenza Guttadauro ha rinunciato al mandato.
L’udienza del processo in corso davanti alla corte d’assise d’appello di Caltanissetta, che vede Matteo Messina Denaro imputato per le stragi di Capaci e Via D’Amelio costate la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e agli agenti di scorta, è prevista per domani mattina nell’aula bunker. Lorenza Guttadauro, nipote del capomafia, da lui nominata legale di fiducia, non difenderà il padrino in questo procedimento. Ha infatti rinunciato al mandato perchè, secondo quanto si apprende, non avrebbe avuto il tempo di preparare l’arringa difensiva prevista proprio per domani.
Alla scorsa udienza del 18 gennaio, fissata due giorni dopo l’arresto del boss, la penalista, chiese alla corte un termine a difesa proprio per studiare gli atti del processo fino ad allora seguito da legali di ufficio. Ma gli impegni dettati dalle visite allo zio detenuto a L’Aquila e dalla partecipazione agli interrogatori ai quali è stato sottoposto non le avrebbero consentito di completare l’approfondimento di un processo molto complesso. Alla scorsa udienza ha scelto di non partecipare attraverso il collegamento in videoconferenza dal 41 bis.
Nei giorni scorsi, i carabinieri del Ros hanno arrestato la madre di Lorenza Guttadaura, Rosalia: la sorella del padrino è accusata di associazione mafiosa, per aver gestito la cassa della famiglia ed essere stata uno snodo fondamentale del sistema di comunicazione del latitante arrestato il 16 gennaio scorso. Nella sua casa sono stati trovati i pizzini con cui Messina denaro impartiva gli ordini per tramite della sorella ai vari “Ciliegia”, “Fragolina”, “Parmigiano”, “Reparto”, “Condor”, “W”. Nomi in codice che il pool coordinato dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e l’aggiunto Paolo Guido stanno cercando di decifrare.
Nonostante la rinuncia al mandato per il processo sulle stragi del ’92 l’avvocata Guttadauro continuerà ad assistere lo zio a Plaermo. In una sola occasione Lorenza Guttadauro aveva fatto una uscita pubblica dopo l’arresto del boss. Parlando con Rai News 24 ha detto che le “condizioni di salute dello zio sono gravi” e ha aggiunto: “Non credo che una cella possa essere il luogo adeguato per delle cure”. E aveva puntato sul fatto che le condizioni di salute dello zio non erano compatibili con il carcere duro.
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