Sarà la nipote a difendere Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvetrano arrestato il 16 gennaio in una clinica ospedaliera di Palermo dopo esattamente 30 anni di latitanza. L’avvocato Lorenza Guttadauro sarà il legale di fiducia dell’ultimo boss stragista di Cosa Nostra. La penalista è la figlia della sorella del boss, Rosalia, e di Filippo Guttadauro, figlio a sua volta dello storico boss di Brancaccio Giuseppe Guttadauro. Ha già difeso la zia Anna Patrizia, sorella di “U siccu”, e il fratello Francesco, arrestati con l’accusa di essere il braccio operativo del capomafia.

La nomina non è stata ancora ufficializzata, ma preannunciata alla professionista che non ha nascosto lo stupore. “Sono rimasta sorpresa anche io dalla nomina ricevuta da Matteo Messina Denaro, le dico la verità, non me l’aspettavo. Sono sincera” spiega la penalista all’agenzia Adnkronos. Anche perché “ha sempre avuto legali d’ufficio aggiunge. “Ancora non mi è arrivata la notifica ufficiale – dice la legale – Ho ricevuto una telefonata informale in cui mi veniva comunicata la scelta del cliente, diciamo che sono ancora in attesa. Ora devo capire se questa nomina riguarda anche gli altri procedimenti in corso”.

In attesa che venga definito l’interrogatorio di garanzia per il capomafia, che si trova da poche ore nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila, Lorenza Guttadauro potrebbe già difendere lo zio il prossimo 19 gennaio quando, nell’aula bunker di Caltanissetta, ci sarà l’udienza in cui è imputato per le stragi di mafia di Capaci e via D’Amelio, avvenute nel 1992 e dove persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, oltre agli uomini della scorta e a Giovanna Morvillo (moglie di Falcone). Se la penalista dovesse ricevere l’incarico anche per quel procedimento l’udienza potrebbe essere rinviata in caso di un’eventuale richiesta di concessione di termini a difesa.

Lorenza Guttadauro è la moglie di Girolamo Bellomo, arrestato nel 2014 nell’operazione Eden 2, con l’accusa di essere l’ultimo ambasciatore del padrino di Castelvetrano, e condannato a 10 anni in Appello. Nel processo è emerso che da Palermo gestiva direttamente il traffico di droga, imponeva le ditte edili e pianificava le estorsioni per controllare il territorio. Filippo Guttaduro, papà dell’avvocato di Messina Denaro, venne arrestato una prima volta nel 1994 e condannato per associazione mafiosa. Poi nel 2006 il nuovo arresto e la condanna in Appello a 14 anni di reclusione.

Il carcere de L’Aquila ospita il maggior numero di detenuti al 41 bis. Carcere duro a cui verrà sottoposto anche Messina Denaro, in gravi condizioni di salute perché da oltre un anno ha un tumore al colon con metastasi al fegato. Nel corso del suo primo giorno nel carcere abruzzese, il boss siciliano è stato sottoposto alle cure dei medici della Asl che operano all’interno dell’istituto. A breve comincerà anche la chemioterapia in una stanza ad hoc allestita nel carcere. Ad assistere il boss sarà il primario Luciano Mutti che terrà sotto controllo eventuali reazioni negative o effetti collaterali della terapia. Messina Denaro “riceverà lo stesso trattamento di tutti gli altri detenuti con patologie sanitarie – spiega il Garante dei detenuti dell’Abruzzo, Gianmarco Cifaldi -. Garantiremo il suo diritto alla salute”.

 

 

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