L’onorevole Scarpinato (ex Pm ed ex Procuratore generale di Palermo trasferitosi recentemente a palazzo Madama secondo il tradizionale principio della separazione dei poteri…) ieri, in una sua dichiarazione, ci ha accusato di essere disinformati e di voler condurre una campagna di denigrazione nei suoi confronti, ma subito dopo, nella stessa dichiarazione, ci ha confermato che tutte le cose che abbiamo scritto in questi giorni sulla mancata cattura di Matteo Messina Denaro, sette anni fa, sono cose perfettamente vere.

C’è stato un litigio tra Procura di Palermo e Sisde (i servizi segreti) che portò a bruciare un infiltrato dei servizi segreti che stava per mandare in porto una clamorosa operazione degli 007 che aveva lo scopo non solo di catturare Messina ma anche di mettere le mani sul tesoro della mafia.

Scarpinato semplicemente sostiene che la colpa di quel litigio e del conseguente flop dell’operazione del Sisde non fu della Procura di Palermo ma del Sisde.

Prendiamo atto della sua opinione, che vale però più o meno quanto la nostra e quanto quella di chiunque altro. Resta il fatto che non furono clamorose protezioni politiche o della massoneria a salvare Messina, ma fu il pasticcio combinato dagli inquirenti. Se Scarpinato già conosceva queste cose, perché non ce le ha raccontate nei giorni scorsi, e ha aspettato che le raccontasse il Riformista?

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.