Mattias, un bambino di 10 anni, è stato ucciso da una coltellata alla gola nella casa dove viveva insieme alla madre a Vetralla, comune in provincia di Viterbo. E’ stata la donna a ritrovare il figlioletto agonizzante quando è rientrata nell’abitazione intorno alle 16. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, il piccolo è deceduto poco dopo. In un’altra stanza era presente il padre 44enne, sospettato dell’omicidio, trovato in stato di incoscienza presumibilmente dopo aver aperto il gas nel tentativo di farla finita e, ma questo è in via di accertamento, di far esplodere l’abitazione. L’uomo, di nazionalità polacca e che aveva il divieto di avvicinamento alla madre di Mattias, dalla quale era in fase di separazione, è ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale di Viterbo. I carabinieri agli ordini del Colonnello Andrea Antonazzo, impegnati nelle indagini, stanno verificando se l’uomo fosse scappato dallo stesso nosocomio dove era stato ricoverato per Covid o se invece sia stato dimesso nei giorni scorsi.

Secondo una prima ricostruzione, Mattias sarebbe stato prelevato a scuola (frequenta la quinta elementare) alle 13.30 da un parente e portato a casa. Non è chiaro se il parente in questione fosse il padre. Sulla vicenda sono ora in corso indagini dei carabinieri per ricostruire con esattezza l’accaduto. Al vaglio le testimonianze raccolte, in primis quella della madre del piccolo, per ricostruire quanto accaduto nella palazzina di due piani a Cura di Vetralla. Dalle prime informazioni sembra che il 44enne si sia allontanato stamattina da un ospedale dove era ricoverato per Covid e si sia recato a Cura di Vetralla entrando in casa quando il bimbo era da solo.

Sotto choc l’intera comunità cittadina. “E’ con profondo dolore che apprendiamo la notizia dell’uccisione di un nostro piccolo concittadino – ha scritto il sindaco Sandrino Aquilani sulla pagina Facebook del Comune – Mattias aveva solo 10 anni ed ha trovato inspiegabilmente la morte. Una vicenda che ci lascia attoniti e sconvolti, e che in questo momento di inumana comprensione, in attesa che la giustizia terrena faccia il suo corso, ci deve portare alla riflessione, al raccoglimento e alla preghiera”.

Lo stesso primo cittadino ha poi aggiunto: “Da quando faccio il sindaco non ho mai vissuto una cosa del genere e non avrei mai voluta viverla”. Domani a Vetralla sarà lutto cittadino e la sera, probabilmente, si terrà una cerimonia religiosa per consentire alla cittadinanza di raccogliersi in silenziosa preghiera. “Conosco le persone di vista – ha ammesso il primo cittadino – è un paese dove ci si conosce un po’ tutti”.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.