Verstappen domina, non solo, lo fa con arroganza. L’olandese (stra)vince anche la decima tappa stagionale del Mondiale: il Gp d’Austria. Scatta dalla pole riuscendo a parare i colpi di un aggressivo Leclerc. Durante il primo giro, ancora non concluso, l’olandese incrocia le traiettorie con il monegasco e in trazione vola sul tracciato di casa. La sua leadership non viene mai messa in discussione e conquista l’ennesimo successo del 2023 anche dopo la sosta extra ai box per effettuare l’ultimo cambio gomme che gli permette di fare il miglior tempo sul giro della domenica conquistando anche il punto extra. Agli altri solo le briciole. Sul podio anche la Ferrari di Charles Leclerc e l’altra Red Bull di Sergio Perez che ha la meglio nella lotta per il terzo gradino del podio su Carlos Sainz, poi finito tra i piloti penalizzati in seguito al ricorso presentato dall’Aston Martin e alla fine solo sesto.

Vittoria numero 42 in carriera per Max Verstappen, re delle montagne della Stiria a Spielberg. A Leclerc il merito di non essersi mai arreso. Un altro weekend perfetto per Super Max, un’altra prova che lo mette in fuga per il mondiale numero 3 della carriera. Gli applausi per la rossa sono da spartirsi in modo equanime tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. Tra i due è stato il monegasco col secondo posto finale che cancella la prova opaca del sabato guadagnando il secondo podio dopo quello di Baku. Applausi anche per Sainz che ha lottato e sognato a lungo il terzo gradino del podio, ma poi si è dovuto arrendere a Perez e al suo Drs.

Flavio Briatore commenta per Il Riformista il Gp di Spielberg: “Il weekend austriaco è stato molto pieno grazie alla Sprint Race, alle doppie qualificazioni e alla gara. Sicuramente è il metodo migliore per intrattenere il pubblico che, anche in questa occasione, ha dimostrato di essere eroico: sempre sotto la pioggia, con il brutto tempo ad eccezione della domenica. Loro imperterriti sulle tribune, e dato che la l’ospitalità alberghiera del gp di Zeltweg non era il massimo, i campioni ancora una volta sono stati gli spettatori: i ragazzi e le ragazze che hanno aspettato i loro idoli venerdì, sabato e domenica.

La gara ha dimostrato che la Ferrari è in ripresa. Il secondo posto è il bottino massimo raggiungibile dalla rossa. E l’ordine di scuderia che ha impedito a Sainz (che non ha affatto gradito) di superare Leclerc mette ancora una volta in chiaro chi sia la prima guida a Maranello. Ci sono stati dei sorpassi divertenti: specialmente Carlos Sainz con Segio Perez e Fernando Alonso con Lewis Hamilton. È stata una gara movimentata in un circuito dove in un appena più di un minuto i piloti riescono a concludere il giro della pista, per cui molti rettilinei e poche curve. Ma è stato divertente.

E poi è stato il formato a dare brio al weekend: se si sommano le qualifiche per la Sprint Race, la gara veloce e le qualifiche del venerdì, tutto questo tiene occupati gli spettatori, e credo che sia divertente anche per i piloti. Per cui bene la nuova formula che ha plasmato un bel gran premio con molta azione che, se si esclude il dominio di Max Verstappen, sarebbe potuto essere ancor più fantastico.

Per fortuna, anche se il risultato dell’olandese era scontato, la gara è stata piena di azione piena di sorpassi, molto dinamica e molto divertente. Bellissimo il sorpasso di Alonso su Hamilton e di Sainz su Norris. Ore dopo la bandiera a scacchi la classifica finale è stata modificata dalla direzione gara, che a seguito del ricorso dell’Aston Martin ha punito, oltre allo spagnolo della Ferrari, anche Hamilton, Gasly, Albon, Ocon, Sargeant, De Vries e Tsunoda, tutti colpiti con sanzioni dai 5 ai 30 secondi.