Lorenza può portare il cognome Messina Denaro
Messina Denaro in gravi condizioni: dal letto dà il cognome alla figlia ribelle che aveva abbandonato ‘la famiglia’ | Lei arrabbiata perché volevano uccidere la nonna
Una riconciliazione avvenuta sul letto d’ospedale mentre le condizioni del padre si stanno aggravando a causa di un tumore al colon. Matteo Messina Denaro e la figlia “ribelle” 27enne si sono riappacificati dopo che la ragazza all’età di 18 anni aveva deciso di rompere i rapporti e spezzare le catene con il padre, che non aveva accolto con favore la ribellione: “Mai e poi mai la vorrò ricevere”, aveva affermato.
Lorenza Alagna aveva preso il cognome della mamma Franca, con cui il boss di Cosa Nostra ebbe una relazione, osteggiata dalla famiglia di lei. Pace fatta grazie alla cugina Lorenza Guttadauro, nonché avvocato del capo mafia. Quando Lorenza aveva infatti espresso il desiderio di riconciliarsi con il padre, lui non era d’accordo e le aveva negato le visite. Finché non è intervenuta la Guttadauro che ha fatto da mediatore e ad aprila la 27enne ha varcato le porte del carcere e incontrato il padre a cui a fatto conoscere anche il nipote. Come scrive il Corriere, figlia e padre hanno cominciato a conoscersi, a chiarirsi sulle incomprensioni e il legame sembra essersi saldato. Adesso Lorenza può portare il cognome Messina Denaro.
Matteo Messina Denaro voleva far uccidere la nonna di sua figlia
Messina Denaro avrebbe progettato di uccidere la nonna materna di sua figlia Lorenza. E’ quanto emerge dal provvedimento con cui i giudici del Riesame hanno rigettato l’istanza di scarcerazione dell’amante del capomafia, la maestra Laura Bonafede.
Il progetto di morte sarebbe stato determinato dai contrasti nati tra l’ex compagna di Messina Denaro, Franca Alagna, e la famiglia del padrino. Contrasti che, secondo il capomafia arrestato il 16 gennaio 2023, sarebbero stati causati proprio da Filippina Polizzi, madre della Alagna. I giudici svelano il piano di morte, poi mai realizzato, partendo da un messaggio del 15 dicembre del 2022 tra l’allora latitante e la Bonafede.
Cosa diceva il messaggio in codice
Nel biglietto citato dai giudici la Bonafede, riferendosi a una precedente comunicazione con il capomafia, dice: “Al punto 35 mi dici che porterai Quella a salutare Uomo”, dove “quella” è la Polizzi e “Uomo” è il boss Leonardo Bonafede, padre della maestra deceduto anni fa.
© Riproduzione riservata