Nelle stesse ore in cui a Terrasini prende avvio la scuola “Meritare l’Europa”, con l’obiettivo di formare alla politica ragazze e ragazzi da tutta Italia ed Europa, nella scenografica Sala Alessi del Comune di Milano presentavamo un progetto rivolto alla formazione di 4 ragazze, con differenti provenienze geografiche e professionali, accomunate da un unico sogno: lavorare nel mondo della moda. Questo progetto si offre a numerose riflessioni: la passione che spinge ad inseguire un sogno senza arrendersi; la fatica di provarci anche quando non si hanno possibilità economiche; la formazione come chiave per un rilancio professionale e personale; l’integrazione come valore e come reale opportunità di inserimento sociale; il ruolo delle istituzioni pubbliche per ottenere davvero un impatto nella vita delle persone.

Tutto nasce all’interno del “Patto per il lavoro di Milano”, l’alleanza siglata ad aprile 2022 tra l’Assessorato alle politiche del lavoro del Comune e i principali soggetti datoriali e sindacali della città, incluso mondo della formazione e terzo settore, con l’obiettivo di migliorare l’occupazione e la qualità del lavoro in città.

Attraverso la Manifestazione d’interesse del Patto si dà la possibilità ad imprese, enti, fondazioni, soggetti privati e pubblici di contribuire attivamente ad un’occupazione di qualità in città, anche attraverso progetti visionari e sperimentali. Nelle pagine di questo giornale abbiamo già raccontato “Mentorship Milano”, progetto di empowerment femminile; abbiamo lanciato “Osserva lavoro Milano”, mutuato dall’americano job shadowing, aperto a ragazze/i tra i 18 e i 25 anni che potranno osservare sul campo top manager d’azienda o professionisti.

È in questa cornice che la maison fiorentina Salvatore Ferragamo, da sempre attenta ad iniziative di collaborazione pubblico-privato locali e internazionali, ha proposto il progetto “Milano e Ferragamo per la formazione di giovani talenti”: una sinergia tra il mio Assessorato, l’azienda e Piattaforma Sistema Formativo Moda (che dal 2008 riunisce e rappresenta le migliori Accademie di moda italiane presenti sul territorio milanese) per sostenere con borse di studio un percorso di alta formazione triennale per 4 meritevoli studentesse delle Scuole civiche di Milano.

Grandissima e palpabile l’emozione delle premiate, che hanno avuto oggi la loro “second chance”, un’opportunità unica e inimmaginabile per provare a cambiare il corso della loro vita, inseguendo le loro aspirazioni attraverso la formazione triennale presso Naba, Istituto Secoli, Accademia Costume & Moda, Accademia della moda IUAD, quattro vere e proprie istituzioni del mondo della formazione dedicata al fashion.

Diversissime le storie di queste ragazze che – in cerca di primi rudimenti di sartoria e confezione – hanno frequentato i corsi professionali offerti nelle 9 Scuole civiche del Comune di Milano, orientati all’occupabilità di giovani e adulti, finalizzati al ricollocamento di disoccupati, inoccupati, fragili e disabili, attraverso oltre 350 moduli articolati per argomento: dalle arti grafiche alla sartoria, dalle lingue all’ottica, dalla liuteria all’artigianato, dall’informatica alla paesaggistica.

La peruviana Stephanie, 35 anni, laureatasi in odontoiatria a Lima, trasferitasi in Italia nel 2019 con la passione per le realizzazioni sartoriali ereditata dalla nonna. Evgeniia, 33 anni di padre russo e madre ucraina, arrivata in Italia nel 2018, laureatasi in lingue, lavora come interprete e nel frattempo frequenta i corsi professionali in tecniche avanzate di confezione sartoriale. Geraldina, 44 anni italiana, laureatasi in Psicologia, dopo le prime esperienze professionali abbandona tutto per dedicarsi alla sua vera passione e lavora come sales assistant tra Milano e Londra, frequentando in parallelo corsi di confezionamento e modellistica. Infine la giovanissima appena ventenne Yasmin, inglese di nascita, cresciuta a Dubai, in Italia dal 2019, sogna di fare moda da quando a 9 anni ha ricevuto come regalo la sua prima macchina da cucire.

I giovani sono la categoria verso la quale provo il maggior interesse – ha detto il Presidente Leonardo Ferragamo – come i miei genitori, Wanda e Salvatore Ferragamo, sono assolutamente convinto che una via di successo non si costruisca da soli, ma con l’aiuto di tutti, con il lavoro di squadra e con obiettivi comuni, con l’inclusività”.

Questo progetto è un vero esempio di collaborazione tra pubblico e privato che non mette in campo solo le intenzioni ma che si trasforma in opportunità concrete, e allora mi chiedo: non è proprio questo il compito della politica, il dovere del pubblico? Io penso di si. E ora avanti con la prossima azienda che vuole realizzare un progetto d’impatto.

Alessia Cappello