Sul tema sicurezza, in Aula si parla spesso del fatto che il governo non faccia il suo dovere, ma i dati forniti da Piantedosi mostrano un altro quadro. Durante il suo mandato, sono stati inviati a Milano circa 800 nuovi operatori di polizia, che hanno effettuato oltre 20mila controlli, portando alla denuncia di migliaia di persone e a centinaia di arresti.

Questo evidenzia l’impegno del governo, ma il quadro cambia se paragoniamo questi numeri con la situazione della polizia locale. Le pattuglie notturne della polizia locale a Milano sono solo 9. Non si può quindi dire che il Comune abbia messo lo stesso impegno. Con 9 pattuglie notturne, chiaramente insufficienti, è normale che i cittadini si sentano abbandonati. Non possiamo meravigliarci se fenomeni illegali prendono piede come “Articolo 52”, che non giustifico affatto, anzi; la violenza non si combatte mai con la violenza. Ma da lunedì scorso, le deleghe alla polizia locale sono passate direttamente al sindaco Sala, e vedremo cosa cambierà.

Gli sforzi del governo evidenziano però un problema di sicurezza cittadina che ormai è sotto gli occhi di tutti. La violenza giovanile è la principale preoccupazione. Secondo i dati pubblicati nel 2024 dal Dipartimento della Pubblica sicurezza, dal 2022 al 2023 le segnalazioni di minori denunciati o arrestati per rapina sono aumentate del 10%, quelle per estorsione del 75%, per rissa con lesioni dolose del 48,5%, per minacce del 23% e per percosse del 19,35%.

Di fronte a questi numeri, Noi Moderati ha lanciato una petizione chiedendo al Comune l’istituzione di due pattuglie di polizia locale dalle ore 20 alle 4 del mattino, dal giovedì alla domenica, nei quartieri più colpiti dalle baby gang, come Arco della Pace, Porta Venezia, Navigli e Isola. È tempo di agire con determinazione, perché solo con un impegno concreto e un’azione tempestiva possiamo restituire sicurezza e tranquillità ai milanesi. La città merita di essere protetta, non lasciata sola.

Mariangela Padalino

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