E’ grande Italia al campionato mondiale di nuoto che si sta svolgendo in Giappone nella cittadina di Fuokoka. I quattro nuotatori azzurri della staffetta mista del fondo, Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri sono saliti sul gradino più alto del podio. Erano 21 anni che l’Italia non si aggiudicava l’oro in questa specialità. Si tratta di una vera e propria impresa attesa dal 2002. Tra i 4 campioni c’è una storia particolare che va raccontata dalle origini.

Tra i due mari della Basilicata, il Tirreno di Maratea e lo Jonio del Metapontino c’è un luogo a 949 metri sul livello del mare. Un paese che si chiama Sasso di Castalda sull’Appennino lucano in cui è facile incontrare cervi, cinghiali e lupi. Non è posto da marinai. Eppure in quel piccolo paese, che conta meno di 800 abitanti, 28 anni fa, nacque stranamente un ‘delfino’. In realtà era un bambino come tanti altri con le gambe lunghissime e gli occhi vivaci. ‘Delfino’ in realtà lo è diventato dopo con la famiglia che lo accompagnava ogni giorno percorrendo le strade tortuose dell’entroterra montano fino a Satriano di Lucania, comune che conta meno di 3 mila abitanti, ma che ha una piscina comunale semi olimpica.

Ed è stata una grande fortuna per il nuoto non solo nazionale ma mondiale. Domenico, o Mimmo, come lo chiamano gli amici e i familiari da quelle timide bracciate da bambino ne ha fatti di metri e di chilometri per arrivare insieme agli altri tre della staffetta mista a trasformare l’acqua in oro. Ieri insieme a tutta la staffetta è stato straordinario come ha abituato ormai il mondo da tempo. Questo oro arriva dopo il bronzo alle spalle del suo amico Greg nella 5 chilometri di fondo del 18 luglio scorso e va ad arricchire un palmares già da campionissimo: argento e bronzo ai mondiali di Budapest del 2022, argento in Corea nel 2019, tante medaglie di cui tre oro agli europei dal 2018 al 2022 e un numero impressionate di vittorie e piazzamenti alla coppa del mondo, ai giochi del Mediterraneo e ai campionati italiani.

La gara di ieri è stata una cavalcata da campione vero: ha fatto una prova eccezionale da terzo staffettista. E’ partito ottavo a quasi un minuto e mezzo dal primo per poi recuperare velocemente. Bracciata dopo bracciata è riuscito a consegnare il testimone all’ultimo nostro frazionista, Paltrinieri a soli 7 secondi dal primo recuperando di fatto un minuto e 17 secondi in una sola frazione. Poi per Greg è stata quasi una formalità: l’Italia è oro con 4 secondi di vantaggio dalla fortissima Ungheria.

Mario Polese

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