Aperta inchiesta sull'incidente
Muore con la figlia in un burrone, il dramma della moglie che li ha ritrovati: “Erano legatissimi, Elisa voleva ballare”

Un padre e una figlia “legatissimi”. Così Patrizia Scurria ricorda il marito Sandro Prada e la figlia 13enne Elisa, morti venerdì in un tragico incidente stradale in moto, mentre i due percorrevano la provinciale 83 per tornare a casa a Casalino di Pergine. A casa da Patrizia e l’altra figlia, Maddalena, non hanno più fatto ritorno: la Motron X Nord 125 guidata da Sandro è andata dritta ad un tornante all’altezza di Nogarè, precipitando in un dirupo infilandosi nell’unico varco sprovvisto di guardrail.
Un dramma reso ancora più tremendo da come Patrizia e la figlia Maddalena hanno scoperto della tragedia. Il ritardo nel tornare a casa di padre e figlia aveva insospettito i familiari, così la sorella Maddalena ha controllato il geolocalizzatore applicato sul telefonino di Elisa: un punto fermo nei boschi. Da lì la chiamata ai soccorsi, la corsa disperata sul posto e la scoperta dei lampeggianti, delle forze dell’ordine e delle ambulanze alle prese col recupero dei due corpi ormai senza vita. I funerali di Sandro ed Elisa sono stati fissati per martedì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Pergine.
Al Corriere della Sera Patrizia Scurria racconta dei sogni e delle speranze della figlia Elisa, la ballerina di casa: “Questa passione l’animava fin da piccola. Ha iniziato a studiare danza, sia classica che moderna, in seconda elementare e, da allora, non ha mai smesso. A settembre sarebbe andata in terza media, ma aveva già lo sguardo proiettato sul liceo coreutico, a cui si sarebbe voluta iscrivere il prossimo anno scolastico”. Il sogno sarebbe stato quello di partecipare alla trasmissione di Maria De Filippi ‘Amici’.
Il marito Sandro invece era “sempre presente. rare volte che non si dedicava a noi, amava andare a pescare. In questi giorni, però, il tempo non è stato molto clemente e, dunque, si stava dedicando ad alcuni lavori nella nostra casa”.
Sulla tragedia che ha sconvolto la comunità e la famiglia indagano i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Borgo Valsugana. Sull’asfalto non vi sono segni di frenata: l’ipotesi è che Sandro Prada possa aver avuto un malore, ma non è escluso neanche un guasto all’impianto frenante della moto.
Per ora il pm titolare dell’inchiesta, Davide Ognibene ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo a carico di ignoti. La moto è stata posta sotto sequestro ed è stato disposto l’incarico all’ingegner Igor Gonnella di ricostruire la dinamica dell’incidente e gli eventuali malfunzionamenti del motociclo.
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