Farà il suo esordio sulla panchina di una squadra di club disputando la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League; si tratta molto probabilmente di un record che apparterrà a lungo a Francesco Calzona, già entrato nel grande libro della storia del calcio per aver portato alle fasi finali del campionato europeo la Slovacchia, cenerentola del calcio continentale. Ieri alle 14 l’ex vice di Sarri per tre anni in azzurro e nella prima stagione di Spalletti è stato in campo una sola volta da allenatore azzurro, dirigendo il suo unico allenamento prima della sfida di stasera; al Diego Armando Maradona probabilmente i flash dei fotografi indugeranno più su questo allenatore nato a Vibo Valentia 56 anni fa che sui tanti campioni che, con la maglia del Napoli e con quella del Barcellona, daranno vita a una gara dal pronostico incerto. Una sfida di grande fascino per Calzona, che già conosce gran parte della squadra proprio in virtù dei suoi trascorsi. Il Napoli, tanto per gradire, ha operato anche per il ritorno del preparatore atletico Francesco Sinatti, escluso da Garcia al suo arrivo sulla panchina azzurra e si è trasferito in nazionale con Spalletti. Sinatti ha avuto l’ok della Federcalcio, e quindi anche del Ct della nazionale Spalletti, per il doppio incarico.

Napoli-Barcellona, anche prima del defenestramento di Walter Mazzarri con il conseguente nuovo cambio di tecnico da parte di Aurelio De Laurentiis, si presentava come una sfida da seguire con attenzione per mille motivi: innanzitutto si affronteranno le squadre campioni in carica dei rispettivi campionati, entrambe in grande difficoltà in questa stagione, entrambe alla ricerca in coppa di quelle soddisfazioni che sono mancate in patria. Al momento del sorteggio in molti pensarono che i blaugrana sarebbero stati probabilmente un avversario insormontabile; adesso, visto l’evolversi della stagione, all’ombra del Vesuvio si è alzato un venticello che indurrebbe all’ottimismo. Il condizionale è d’obbligo perché gli azzurri – che sono quasi i soliti che pochi mesi fa riuscirono a riportare il tricolore in Campania – fino a oggi hanno deluso e sprecato tutte le occasioni a disposizione, in campionato la zona Champions dista nove lunghezze, è ormai evidente come si lavori a una rifondazione che dovrebbe produrre i propri effetti tra qualche tempo.

Sarà Calzona l’artefice di questo processo? Difficile dirlo al momento, certo un’impresa in Coppa e una brusca inversione di marcia in campionato potrebbero portare fieno in cascina del neotecnico. Calzona dopo una vita da secondo si è cimentato nel ruolo di primo allenatore per la prima volta proprio sulla panchina della Slovacchia, grazie alla sponsorizzazione di un calciatore che lo aveva conosciuto bene: Marek Hamsik che molti sognerebbero di rivedere a Napoli dopo l’arrivederci di qualche anno fa. A chi ieri gli chiedeva se lo slovacco sarebbe potuto tornare in veste di collaboratore Calzona ha risposto con un laconico “Vediamo”. Per ora c’è di certo che l’ex idolo dei tifosi partenopei stasera sarà allo stadio dove tiferà per la sua squadra, al momento però avrebbe declinato ogni offerta preferendo rimanere in Slovacchia, dove vive da quando ha appeso le scarpe al chiodo.

La partita di stasera si giocherà nel segno di un altro fuoriclasse, Diego Armando Maradona, che giovanissimo arrivò in Europa proprio grazie al Barcellona per poi approdare nella città che sarebbe diventata casa sua. Nel segno di Maradona si era consumato il 2023, anno che vide trionfare tutte le sue squadre: l’Argentina ai mondiali, Boca Juniors, Napoli e Barcellona in campionato e perfino il Siviglia che vinse l’Europa League. Il 2024 sembra essere caratterizzato da altri influssi. Venendo alla partita di stasera gli ospiti dovranno fare i conti con assenze importanti; Xavi che recupera Joao Felix non potrà contare su Ferran Torres, Alejandro Baldè, Marcos Alonso e lo sfortunatissimo Gavi che, dopo la rottura del crociato in Nazionale a novembre, non riuscirà a giocare per tutta la stagione. Il Napoli invece ritrova Victor Osimhen rientrato dalla Coppa d’Africa e questa è senza dubbio una gran bella notizia; per il resto dovrebbero giocare Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Traorè a centrocampo con Politano e Kvaratskhelia ai fianchi del bomber nigeriano.