Esonero. Luciano Spalletti non è più il commissario tecnico della Nazionale Italiana. Lo ha comunicato in conferenza stampa ai giornalisti questo pomeriggio, raccontando dell’incontro con il Presidente FIGC Gabriele Gravina avvenuto nella serata di ieri. “Mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico di CT della Nazionale. A me è dispiaciuto, non avevo alcuna intenzione di mollare”. Forti tensioni accumulate solo nel giro di una settimana: da Francesco Acerbi che ha risposto ‘no’ alla convocazione del CT, alla polemica per il like di Roberto Mancini, fino al giudice inappellabile, il campo, che ha visto un’Italia priva di personalità maturare la sconfitta per 3-0 contro la Norvegia già nel primo tempo, in una gara umiliante e fortemente compromettente per la futura qualificazione al Mondiale.

Spalletti: “Deluso da me stesso. Firmerò la risoluzione del contratto, voglio agevolare il futuro della Nazionale”

Spalletti allenerà l’Italia fino alla partita di domani a Reggio Emilia contro la Moldavia: “Qualche brutto risultato è venuto fuori – ha continuato il CT  – visto che io questo ruolo l’ho sempre interpretato come servizio alla patria è mia intenzione agevolare il futuro della Nazionale. Farò la risoluzione del contratto. Ho sempre sostenuto che i giocatori siano forti, mi assumo le responsabilità dei risultati. Dalla federazione ho ricevuto tutto il supporto possibile per le scelte che volevo fare. Non sono riuscito a tirare fuori il meglio dalla squadra. Non ho raggiunto quel livello di qualità del gioco, sono dispiaciuto. Sapevo che avremmo attraversato qualche momento difficile”. Un ringraziamento ai giornalisti: “Ho visto disponibilità e comprensione per la partita dell’altra sera, ho creato dei problemi al movimento per i miei risultati, sono deluso da me stesso”.

Spalletti: “Ero convinto di arrivare ai Mondiali”

“Ero convinto che sarei arrivato ai Mondiali – ha proseguito l’allenatore – ne ero convinto anche ieri sera quando ho parlato con il Presidente. Non mi crolla il mondo addosso quando perdo delle partite, ma sul passato non si può metter mano. I giocatori? Stanchi dopo la fine del campionato. Domani voglio chiudere con una bella vittoria. Ormai ci è successo più volte di crederci più forti degli altri e di non lavorare abbastanza per dimostrarlo, spero in una presa di coscienza, sarò felice se il CT convocherà il mio stesso gruppo, significherà che non ho sbagliato a sceglierli, ho sbagliato a fare l’allenatore”. Spalletti conferma che non aveva intenzione di dimettersi: “Sarei andato avanti anche martedì, quando sarebbe stato in programma l’incontro con Gravina”.

Spalletti: “Io tradito?”. Il CT Abbandona la conferenza stampa

La conferenza stampa di addio termina con un singolare episodio: alla domanda se si fosse sentito tradito, Spalletti ha sorriso e alzato lo sguardo in alto, rispondendo di no. “Da uomini ci si prende le proprie responsabilità”, aveva detto poco prima. Il CT ha poi subito ricordato i nomi di chi gli è stato accanti in questo percorso: “Gravina, Giancarlo, Marco, Mauro, Roberto Emiliano….”, prima di restare in silenzio, alzarsi e abbandonare l’auditorium di Coverciano.

Spalletti, una media punta inferiore a Ventura

Sono 23 in totale le partite di Spalletti sulla panchina dell’Italia, in carica da settembre 2023. 11 vittorie, 6 pareggi, 6 sconfitte, per il 47% di vittorie (una media punti inferiore a quella di Giampiero Ventura, 56,25 %, con cui l’Italia non riuscì a centrare l’obiettivo del Mondiale 2018) con un solo europeo disputato, dove l’Italia è uscita agli ottavi di finale eliminata 2-0 dalla Svizzera.

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