Il XX secolo è stato turbolento sotto vari punti di vista. Un terremoto esperienziale che ha riguardato ogni aspetto della vita, con cambiamenti – e conflitti – anche in ambito culturale. In particolare il confronto tra figurativo e astratto è stato grande motivo di dibattito tra gli artisti, sfociando nella costituzione di un movimento che voleva affermare il valore della rappresentazione del reale, quando ormai sembrava che ci fosse posto solo per l’arte non retinica.

A questa tendenza, che si coagulò attorno alla carismatica figura dell’intellettuale e critica d’arte Margherita Sarfatti, è dedicata la mostra “Novecento. Il ritorno alla figurazione da Sironi a Guttuso” aperta al Palazzo delle Paure di Lecco fino al 26 novembre. Oltre 60 opere di alcuni tra i principali esponenti dell’arte italiana del secolo breve, da Mario Sironi a Carlo Carrà, da Felice Casorati ad Arturo Martini, a Giacomo Manzù, passando per Giorgio Morandi e Guttuso; molti di loro erano stati tra i protagonisti delle avanguardie storiche che avevano rotto con la tradizione, sperimentando mondi astratti e/o metafisici.

Tuttavia dal primo dopoguerra agli anni Quaranta in diversi di loro propugnarono un ritorno alla figurazione classica, in un dialogo serrato e anche animato, un periodo complesso e ricco, di grande vivacità culturale e dibattito, che prese forma in sfumature e gruppi differenti, tutti ben indagati nell’esposizione – la rassegna si chiude idealmente con i lavori del gruppo Corrente di Milano, che si opposero anche politicamente alle premesse dei novecentisti. Se per alcuni artisti, come Mario Sironi, l’adesione ai valori della pittura del reale era totale, per altri, come lo schivo Giorgio Morandi, si trattò semmai di mantenere la barra del timone coerente con la sua personalissima navigazione strettamente legata a una visione spirituale del reale. La mostra è curata da Simona Bartolena che ha espressamente voluto sezioni dedicate a specifici generi iconografici, per «permettere confronti tra personalità e stili differenti».

Sabrina Carollo

Autore