“Per domani, 24 Dicembre, la vigilia di Natale, il sindaco e la gerontocrazia baronale che in questo momento governa questa città, ha predisposto l’ennesima ordinanza. In pratica si dovrà brindare in bicchieri di plastica (perché tanto dell’ambiente a loro che gli frega?!), ma la cosa più inquietante è che praticamente tutto il centro storico, il Vomero e Chiaia, ad insindacabile giudizio della zelante polizia locale, potrà essere sgomberato in caso di ‘assembramento’”. Inizia così il post su Facebook di Dario D’Avino, titolare del bar H2 al Vomero. L’ordinanza diramata dal sindaco non gli è piaciuta affatto. E non è piaciuta nemmeno a molti altri suoi colleghi titolari di bar e ristoranti e nemmeno a chi nelle feste amano rivedere e riabbracciare i propri amici, soprattutto dopo anni in cui la pandemia ha tenuto tutti lontani. E sui social spuntano numerose proteste.

L’ordinanza punta a regolare al movida nel periodo delle feste natalizie e prevede che dalle 10 alle 20 del 24 e del 31 dicembre, quindi per la vigilia di Natale e Capodanno, è vietato somministrare cibi e bevande da vendere per l’asporto e somministrare o consumare ogni tipo di bevanda in contenitori di vetro (sia bottiglie che bicchieri) o lattine. Sarà possibile utilizzare solo bicchieri di carta o di plastica, ma resta escluso il servizio di somministrazione ai tavoli all’interno dei locali e nelle aree in concessione. Saranno istituiti dei varchi controllati dalle forze dell’ordine che avranno la facoltà di sospendere momentaneamente l’accesso all’area in caso di folla eccessiva.

“Uno si domanda: ‘ma lo fanno per il covid?’ – continua il post di D’Avino – Assolutamente no! Lo fanno perché, cito: ‘le suddette zone in queste giornate di vigilia diventano spesso teatro di assembramenti che incidono in maniera fortemente negativa sulla qualità urbana in termini di quiete pubblica e di decoro’. La città secondo loro deve essere in quiete anche in pieno giorno, e la gente, la socialità, l’amicizia, il ridere ed il ritrovarsi sono assenza di decoro. Io li invidio”.

“Invidio la vita che vivono; evidentemente loro non hanno avuto un’esistenza in cui hanno dovuto imparare cosa significa per noi il 24 dicembre. Loro evidentemente non hanno mai visto gli occhi gonfi di lacrime di chi rivede la diaspora degli amici tornare. Loro evidentemente non hanno mai provato cosa è quella gioia mista a dolore di abbracciare quelle facce portate via dalla quotidianità con il ricatto del lavoro. Loro evidentemente non hanno mai provato l’emozione di potere offrire da bere, offrire parole, offrire sorrisi ed offrire finanche ebbrezza, a chi per 360 giorni ci vive lontano”.

L’ordinanza prevede sia il divieto di vendita in contenitori di vetro sia il consumo in strada. Sarà proibito quindi anche portare una bottiglia di spumante da casa e poi stapparla in una delle strade indicate nell’ordinanza. Sempre il 24 e il 31 verrà attivata la Ztl di vico Belledonne.

Riportiamo di seguito le strade indicate dall’ordinanza.
Chiaia – zona dei cosiddetti Baretti: via Gaetano Filangieri (da piazzetta Rodinò a via Santa Caterina a Chiaia) via Santa Caterina a Chiaia, piazza dei Martiri, via Carlo Poerio, via Giuseppe Fiorelli, Largo Ferrandina, via Cavallerizza a Chiaia.
Centro Storico: via Mezzocannone, via de Marinis, via Candelora, via Santa Chiara, via San Sebastiano, via Port’Alba, via Santa Maria di Costantinopoli via Sapienza /Via del Sole, piazza Miraglia, via S. Pietro a Maiella.
Quartieri Spagnoli: vico delle due porte a Toledo, vico Tre Regine, vico San Sepolcro, via Toledo.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.