Cesare Vincenti, ex capo dell’ufficio Gip di Palermo, è morto dopo essersi lanciato dal balcone della sua abitazione del capoluogo siciliano, nell’area residenziale di via Sciuti. Sul posto sono intervenuti carabinieri e mezzi di soccorso, oltre al procuratore procuratore Francesco Lo Voi e al questore Renato Cortese. Dallo scorso giugno Vincenti e il figlio erano indagati nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Caltanisetta per corruzione e rivelazioni di notizie riservate. L’indagine riguarda la presunta fuga di notizie relativa all’ex presidente del Palermo Calcio Maurizio Zamparini: l’imprenditore friuliano avrebbe appreso preventivamente della pendenza di una richiesta di custodia cautelare nei suoi confronti.

L’ex capo dell’ufficio Gip di Palermo, da tempo malato, era andato in pensione il 19 giugno, circostanza già prevista da tempo. Una settimana prima però la sua abitazione e l’ufficio del Gip erano stati sottoposti a perquisizione nell’ambito dell’inchiesta della procura di Caltanissetta per scoprire l’eventuale presenza di una ‘talpa’ negli uffici giudiziari che avrebbe avvisato Zamparini della richiesta pendente di arresto a suo carico.

Vincenti era stato di fatto ‘isolato’ dai colleghi dopo lo scoppiare dell’indagine. L’ex capo dell’ufficio Gip due settimane fa aveva organizzato una festa di commiato per il pensionamento, come da prassi. Alla cerimonia però aveva partecipato solo il personale amministrativo del suo ufficio e un singolo magistrato.

Redazione

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