Massimo Giletti torna in Rai. Dopo sette anni e dopo l’apparizione di fine febbraio alla guida di “La Tv fa 70”, in occasione dell’anniversario della televisione pubblica, Giletti, 62enne torinese, oggi firmerà un contratto che lo legherà alla Rai per la realizzazione di diversi progetti editoriali. “Siamo molto soddisfatti – dicono in una nota l’amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi – di riaccogliere uno dei volti più influenti della televisione italiana. Bentornato, Massimo, in quella che è stata per tanti anni la tua ‘casa’”.

L’addio a La7 e le polemiche

Giletti torna in Rai, così come anticipato dagli stessi vertici di viale Mazzini nei mesi scorsi, dopo aver lasciato in modo burrascoso l’emittente La7 di Urbano Cairo dove per anni ha condotto “Non è l’Arena”, chiusa in anticipo nell’aprile del 2013 dopo l’ennesima intervista a Salvatore Baiardo, ex collaboratore di giustizia e legato a Matteo Messina Denaro e ai fratelli Graviano. Per tali circostanze, l’editore Urbano Cairo fu ascoltato dai magistrati.

Giletti: “Tradito da chi mi abbracciò quando morì mio padre”

Sul settimanale Gente, Giletti commentò la vicenda attaccando Cairo: “Quello che ho vissuto è stato il tradimento di una persona che consideravo un vero fratello: non voglio parlare della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana – disse – Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma chiudere un rapporto umano. Nel momento in cui io affrontavo un certo tipo di temi, davvero delicatissimi, la libertà è venuta meno. Non siamo pronti per aprire certi cassetti, evidentemente. Forse Cairo non poteva dirmela, la verità”.

Nei mesi scorsi Giletti aveva spiegato che “farò un passo avanti con la Rai, una serie di eventi interessanti nei prossimi cinque mesi. Quello che farò dopo ancora non è chiaro ed è possibile tutto perché ho più offerte”.

 

 

Redazione

Autore