Antonio Costa, premier del Portogallo, ha annunciato le proprie dimissioni. Il primo ministro si è dimesso dopo aver scoperto di essere indagato in un’inchiesta sulla corruzione legata all’estrazione di litio nel Paese.

L’indagine su Antonio Costa

Costa non sembra essere incriminato, ma è solo indagato. Nelle scorse ore, tuttavia, alcune persone molto vicine a lui sono state arrestate, tra cui il suo capo di gabinetto, Vitor Escaria, un suo consigliere, Diogo Lacerda, il presidente della provincia di Sines Nuno Mascarenhas, oltre a due imprenditori. È stata perquisita anche la sede del Primo ministro insieme a diversi ministeri.

L’inchiesta riguarda due miniere di litio nel nord del Portogallo e una centrale a idrogeno a Sines, a sud di Lisbona. Secondo la procura generale, Costa potrebbe aver spinto per “sbloccare” i progetti. I dettagli dell’indagine non sono però ancora stati pubblicati.

Il messaggio di Costa

Il premier socialista, che ha presentato le dimissioni al presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, si è comunque detto “fiducioso nel funzionamento della giustizia”: “È stato o sarà aperto un procedimento penale nei miei confronti. Ovviamente sono pienamente disponibile a collaborare con il sistema giudiziario in tutto ciò che riterrà necessario per accertare la verità su qualsiasi questione”. “Voglio dire che non ho coscienza di aver commesso alcun atto illecito” – ha aggiunto Costa – “Tuttavia, ritengo che la dignità delle funzioni di primo ministro non sia compatibile con il sospetto di qualsiasi atto criminale”.

Redazione

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