È forse finita l’epoca dei voli low cost. Sta diventando infatti sempre più popolare quello che è stato battezzato come “flight shaming”, che in italiano si potrebbe rendere come “vergogna del volo”. C’entrano molto in questa tendenza le manifestazioni ambientaliste che si stanno diffondendo in tutto il mondo a partire dalla protesta solitaria della 16enne svedese Greta Thunberg.

L’INQUINAMENTO – Secondo uno studio del Guardianun lungo volo può generare più emissioni prodotte da una persona media di molti paesi mondiali nell’arco di un anno intero“. Per lo studioso svedese Stefan Gössling è inoltre soltanto parzialmente vero che i voli di linea contribuiscono per il 2% alle emissioni globali. Secondo lo studioso si tratta di “una mezza verità“, in quanto tenendo conto di altri gas emessi dagli aerei, come l’ossido di azoto, si arriva almeno al 5% del totale delle emissioni.

Questa specie di movimento si è sviluppato in Svezia. Già nel 2017 il docente di scienze naturali della Ucla Peter Kalmus lanciò il No Fly Climate Sci, un sito che raccoglieva contributi di ricercatori, docenti e scienziati che “non volano o volano il meno possibile“. Secondo questi accademici non c’è un modo migliore di prendere l’aereo per bruciare combustibile fossile e surriscaldare il pianeta. Per Kampus inoltre “il volo è ‘dominio dei privilegiati’ e simbolo di tutte quelle abitudini che dovremmo abbandonare nella nostra transizione verso uno stile di vita meno inquinante e più sostenibile“. In queste parole tornano tutte le motivazioni sui limiti dello sviluppo alla base del movimento ambientalista a partire dagli anni ’70.

Sarà un caso ma sempre dalla Svezia viene il nuovo simbolo dell’ambientalismo mondiale Greta Thunberg, che pure ha fatto il suo nell’alimentare quello che a casa sua chiamano flygskam. Secondo alcuni studi il traffico aereo nel paese scandinavo si è già notevolmente ridotto a favore dell’aumento di quello ferroviario. Anche la BBC ha riportato che i numeri di volo aumenteranno solo dell’1,5% su base annuale in Europa mentre secondo la banca di investimenti Ubs negli Stati Uniti il trend è aumentato dell’1,3% contro le previsioni dell’2,1%. La stessa Thunberg in occasione della sua visita negli Stati Uniti dello scorso settembre non ha preso l’aereo ma ha viaggiato sulla barca a vela del principe di Monaco Pierre Casiraghi.

Redazione

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