Dopo 48 ore di proteste, con migliaia di manifestanti radunati davanti alla sede del Parlamento a Tbilisi, il governo georgiano ha annunciato di voler, momentaneamente, ritirare il progetto di legge denominato “agenti di influenza straniera“. Il partito di maggioranza, Sogno Georgiano, nella tarda serata di ieri ha ufficializzato “la decisione di ritirare senza condizioni la proposta di legge che avevamo sostenuto”.

Una decisione dettata dalle proteste registrate nel Paese con la polizia che in 48 ore ha fermato 133 persone mentre decine di agenti e civili sono rimasti feriti. Il partito di maggioranza al governo, insieme a Potere al Popolo, ha dichiarato di ritirare la proposta di legge, citando le “divisioni nella società” che ha provocato. Disegno di legge, presentato nella giornata di lunedì 6 marzo, che prevede che i media e le organizzazioni non governative che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti da fonti straniere debbano registrarsi come “agenti di influenza straniera”. I membri del Parlamento europeo Maria Kaljurand e Sven Mikser, figure di spicco nelle relazioni con la Georgia, hanno contestato una proposta che “va direttamente contro l’ambizione dichiarata dalle autorità georgiane di ricevere lo status di candidato all’adesione all’UE” con la presidente della Georgia, Salome Zurabishvili, che ha annunciato il veto alla legge stessa. Critiche anche dal governo statunitense.

Proposta di legge che ha rimandato a quella che dal 2012 viene usata in Russia per reprimere dissidenti e media indipendenti.

Sogno georgiano e Potere al popolo in una nota congiunta hanno ribadito di “sostenere senza alcuna riserva” il disegno di legge proposto. “Abbiamo capito che il disegno di legge adottato ha causato divergenze di opinione nella società. La macchina della menzogna ha saputo presentare il documento sotto una luce negativa e ingannare una certa parte dell’opinione pubblica. Al disegno di legge è stata affissa la falsa etichetta di ‘legge russa’, e la sua adozione in prima lettura è stata presentata come un allontanamento dal corso europeo agli occhi di una parte dell’opinione pubblica”, si legge nella nota.

Partiti che poi avvertono: “Una volta che si attenuerà la reazione emotiva” sorta in seguita all’adozione in prima lettura verrà spiegato “meglio al pubblico a cosa sarebbe il disegno di legge e perché era importante garantire la trasparenza dell’influenza straniera nel nostro Paese. Per fare questo, avvieremo incontri con la popolazione e faremo conoscere al grande pubblico la verità su ogni dettaglio della questione”.

La Georgia – conclude la nota – manterrà la pace e la stabilità e continuerà a muoversi verso l’Europa con dignità, che è la scelta principale della società georgiana”, si legge nella nota.

La legge sugli “agenti stranieri” è stata approvata una prima volta in Parlamento. Prevede che le Ong che percepiscono almeno il 20 per cento dei loro fondi dall’estero debbano registrarsi come “agenti stranieri”, con possibili limitazioni alle loro attività, pena multe salatissime.

 

Redazione

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