Una malattia tipica dei bambini che comporta la fuoriuscita di macchie rosse sulla pelle e spesso causa anche la febbre. E’ la cosiddetta quinta malattia (o erythema infectiosum) in rapida diffusione nelle scuole con le chat Whatsapp dei genitori preoccupate dai numerosi casi registrati. Per l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la Quinta malattia, “è un’infezione benigna dell’età infantile causata dal Parvovirus B19, è caratterizzata da un esantema facciale che conferisce un aspetto di ‘guance schiaffeggiate’. L’infezione è altamente contagiosa per via aerea (goccioline respiratorie) ma può venir trasmessa anche per contatto con materiale infetto. Colpisce i bambini in ambiente scolastico soprattutto verso la fine del periodo invernale e in primavera ed estate. L’infezione da Parvovirus conferisce un’immunità permanente”.

Si tratta dunque di una infezione che colpisce i bambini dai cinque ai 15 anni, meno gli adulti. Il contagio, come detto, avviene soprattutto per via aerea ma può realizzarsi pure attraverso quella ematica, con le trasfusioni di sangue ed emoderivati, e anche dalla madre al feto (nel 30% circa dei casi). La malattia si diffonde facilmente attraverso saliva e muco, quando i malati tossiscono o starnutiscono. Si può prevenire il contagio lavandosi spesso e bene le mani.

Quinta malattia: aggressività

La quinta malattia di solito è molto lieve e guarisce senza alcuna terapia. Può avere conseguenze gravi in caso di gravidanza, anemia, tumori o altre forme di compromissione del sistema immunitario. Dopo la guarigione si acquisisce in genere immunità.

Quinta malattia: dal contagio all’incubazione

Il periodo di incubazione e sintomi, “il periodo è di circa 4-14 giorni, ma può arrivare fino a 21 giorni. La comparsa dell’esantema facciale è solitamente preceduta da un periodo di 7-10 giorni di disturbi simil-influenzali con modica febbre, mal di gola, malessere, mal di testa e dolori muscolari. Possono comparire dolori articolari o una vera e propria artrite, spesso con tumefazione delle ginocchia. L’esantema al volto, di colore rosso intenso, lievemente rilevato e caldo, interessa entrambe le guance. Si risolve nel giro di 1-4 giorni. Un esantema con caratteristiche diverse, spesso pruriginoso, può manifestarsi con macule lievemente rilevate anche al tronco, alle braccia e alle cosce. Tende a scomparire nel giro di una settimana ma talvolta può ricomparire per settimane e a volte mesi con l’esposizione alla luce solare o i cambiamenti di temperatura. Nei bambini sani le complicanze da Parvovirus sono rare. Talvolta si manifesta una insufficienza del midollo osseo con riduzione transitoria del numero di piastrine (piastrinopenia) e di granulociti neutrofili (neutropenia). L’infezione è particolarmente pericolosa in gravidanza in quanto può causare morte fetale intrauterina”.

Su quest’ultimo aspetto va sottolineato che il periodo di gravidanza principalmente a rischio è quello relativo al secondo trimestre. L’agente virale può causare una infezione capace di compromettere il fegato, il principale sito anatomico che provvede a garantire l’eritropoiesi durante la vita intrauterina.

Quinta malattia: cura

Sul sito del Bambino Gesù viene spiegato che la diagnosi della Quinta Malattia “è clinica: l’esantema facciale è molto caratteristico. Può essere confermata dall’esame del sangue e il dosaggio degli anticorpi sierici IgM e IgG specifici per il Parvovirus B19 oppure la dimostrazione del DNA virale con tecniche di PCR”. La Quinta malattia si cura tramite l’uso terapeutico degli antipiretici. “I bambini sono contagiosi fino alla comparsa dell’esantema  Dal momento della comparsa dell’esantema possono rientrare a scuola. La trasmissione dell’infezione può essere ridotta utilizzando le norme igieniche più semplici come il lavaggio delle mani”.

Redazione

Autore