Era stata trovata morta da alcuni passanti, due escursionisti, venerdì scorso. Il suo corpo, inerme, e in posizione fetale, era vestito da una felpa e un paio di leggings. Presentava vari tagli all’addome e, secondo quanto riportato dall’Ansa nelle ultime ore, anche una profonda ferita alla gola, probabilmente trascinato nei boschi nel villaggio di Esquilivaz, una frazione di La Valle ad Aosta (abbandonato dopo una frana) all’interno di una chiesa sconsacrata.

Si infittisce il mistero della morte della giovane donna non ancora identificata, sul cui caso è stato aperto un fascicolo per omicidio: aveva circa 20 anni ed era probabilmente di origini straniere, si ipotizza francese. L’assenza di documenti e di altri elementi come il telefono cellullare ne ha reso impossibile l’identificazione. La ragazza aveva un piercing all’ombelico ed accanto al cadavere era stata ritrovata una confezione di marshmallow e un cambio di abiti, come se quel luogo fosse soltanto temporaneo, usato per trascorrere una notte.  Dall’ex chiesetta i carabinieri hanno portato via vari reperti, tra cui una grossa pietra con varie macchie di sangue. Ma oltre che per i boschi, il sentiero per raggiungerla è raggiungibile facilmente dalla strada statale 26.

La pista

Tra le prime piste al vaglio, una nata da alcune segnalazioni degli abitanti del luogo, che di recente avevano notato una coppia di giovani viaggiare su un furgone di colore bordeaux . Gli inquirenti hanno acquisito le immagini di alcune telecamere lungo la strada statale, che avrebbero anche inquadrato il furgone. Qualcuno però dice di averlo visto una decina di giorni fa: i due stavano viaggiando negli ultimi mesi in giro per l’Europa, viaggiando tra Francia, la Germania e l’Austria. Momentaneamente il corpo è stato portato alla camera mortuaria del cimitero del capoluogo valdostano. Intanto, per domani, è stata disposta un’autopsia.

Redazione

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