Nessuna solidarietà, e soprattutto nessuna costituzione come parte civile nel processo contro gli aggressori, da parte del Comune di Pescara nel caso del pestaggio avvenuto notte tra giovedì 25 e venerdì 26 giugno ai danni di un 25enne omosessuale.

La vittima era assieme al compagno, un 22enne del posto, per la Pride Week regionale. I due stavano camminando mano per mano sul Lungomare del capoluogo quando hanno incrociato un gruppo di 6-7 giovanissimi, che hanno colpito con pugni in faccia il 25enne molisano. Il ragazzo è finito in ospedale, ricoverato con la mascella sinistra fratturata e con una prognosi di 30 giorni. Ora della vicenda si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Pescara, che hanno acquisito i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza, ma la zona non sarebbe coperta dalle telecamere.

LA POLEMICA POLITICA – Sull’aggressione omofoba è nato però un caso politico. Il Consiglio comunale del capoluogo abruzzese ha infatti bocciato la mozione, presentata dall’opposizione di centrosinistra, per la costituzione come parte civile del Comune nell’eventuale processo contro gli autori del processo. L’assise cittadina ha respinto infatti la proposta con 11 voti contrari (7 leghisti, 3 rappresentanti di Forza Italia e un consigliere di Fratelli d’Italia) e 10 a favore. Il sindaco di Pescara si era anche recato dal giovane picchiato per esprimere solidarietà e le scuse a nome della città, ma in Consiglio la sua maggioranza non ha seguito l’esempio.

Secondo i capigruppo di centrodestra in Consiglio non è condivisibile “la strumentalizzazione politica che, al solito, la sinistra tenta di fare su ogni vicenda cittadina, peraltro tentando di manipolare anche la giovane vittima, che ancora cerca di riprendersi in un letto d’ospedale, che dovrà vivere settimane di convalescenza per l’intervento subito alla mascella, con la relativa riabilitazione e che sicuramente avrà bisogno di aiuto, solidarietà concreta, vicinanza discreta, ma non certo del gran circo mediatico che la sinistra sta allestendo attorno alla sua vicenda personale”.

 

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