Il 2 giugno ha finalmente riaperto il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano (MAP), un vero gioiello nascosto tra i musei della Campania, che dal 2007 ospita una preziosa collezione di reperti archeologici che testimoniano dell’insediamento etrusco cominciato nel IX secolo a.C. a Pontecagnano e nell’area picentina. Il Museo ospita una vasta esposizione cronologica e tematica dei ritrovamenti effettuati nelle antiche necropoli della zona. Dalle 9000 sepolture scavate, sono stati rinvenuti reperti di eccezionale pregio e fattura, antichi oggetti di corredo dei defunti, inseriti nelle tombe “a grotticella” come voleva la tradizione del tempo.

L’insediamento etrusco di Pontecagnano, con Capua e Sala Consilina, rappresentava uno dei centri più importanti dell’ “età villanoviana”, e costituiva un importante crocevia di scambi con i principali porti del Mediterraneo. In un’area d’esposizione vasta e spaziosa, ideale per garantire le misure di distanziamento e di sicurezza vigenti, si snoda un percorso suggestivo alla scoperta progressiva di questa antica civiltà, raccontato anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie multimediali e di accurate ricostruzioni ambientali, dove poter ammirare utensili, vasi, oggetti d’uso comune, armi, arredi, gioielli, monili.

Il museo è molto amato dagli abitanti del picentino, tanto da costituire un vanto identitario, ma non gode ancora della fama turistica che meriterebbe, oscurata dalla celebrità dei non lontani scavi di Paestum.La riapertura al pubblico dei musei del 2 giugno rappresenta l’ennesima sfida per il rilancio e la valorizzazione dei patrimonio archeologico campano, e il Museo Archeologico di Pontecagnano festeggia questa riapertura ricominciando da dove aveva interrotto, con una mostra fotografica temporanea (inizialmente programmata per l’8 marzo), sulla tematica delle spose bambine del Bangladesh Girl not brides, a cura di Romeo Civilli.

Il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, Diretto da Gina Tomai è un museo del MiBact, gestito dalla Direzione Regionale musei della Campania, diretta da Marta Ragozzino. Dalla riapertura in poi sono previste numerose attività che la  Regione Campania attraverso Scabec, organizzazione e promozione dei beni culturali, attiverà per il rilancio di questo museo ancora poco conosciuto ma che merita davvero di essere visto.