Il giro di boa per la rossa di Maranello è avvenuto sotto le piogge insistenti di Montréal, o almeno questo lascia presagire il risultato finale. Il condizionale è d’obbligo per due motivi, legati alla necessaria conferma su una tipologia di tracciato differente e alla prudenza necessaria quando si parla della SF-23, macchina finora mai costante.

Sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve la Ferrari è riuscita contro ogni pronostico a convertire la decima ed undicesima posizione sulla griglia di partenza nella quarta e quinta sotto la bandiera a scacchi facendo la differenza su due fronti che fino alla scorsa gara erano stati oggetto di criticità: gestione delle gomme e strategie.

I sorrisi nei box a fine gara non sono quindi da attribuirsi ai punti guadagnati quanto ad aver intrapreso quella che sembra la strada giusta. Intanto sopra alle nuvole l’iridato Verstappen ha tagliato per primo il traguardo raggiungendo le vittorie di Senna.

Flavio Briatore con il suo commento del Gp in esclusiva per Il Riformista racconta tutto il weekend: “Al Gran Premio del Canada è andata in scena la solita supremazia assoluta di un pilota, Max Verstappen. Il suo compagno di squadra Checo Perez invece era molto indietro, a dimostrazione che non solo la macchina deve essere buona ma anche il pilota deve essere all’altezza della situazione.

Domenica abbiamo visto sul podio i tre campioni più importanti della Formula1, è stato un podio che ha innalzato le tre migliori forze e piloti del circus: l’olandese insieme a Fernando Alonso e Lewis Hamilton. Loro sono veramente i migliori, talenti incredibili. Poi vengono tutti gli altri.

Bravissimo Fernando Alonso che con l’Aston Martin è riuscito a chiudere 10 secondi dietro Verstappen, segno che la verdona inglese ha sicuramente recuperato sulla RedBull andando anche più forte delle Mercedes e rosicchiando decimi importanti grazie agli upgrade ricevuti per il circuito di Montréal. In gara Fernando ha passato Hamilton riuscendo a rimanergli davanti di 3-4 secondi fino alla fine controllando così il secondo posto.

Le Mercedes bene, ma male George Russell che ha fatto un incidente. Spezzo una lancia per le Ferrari che questa volta, anche se in classifica sono rimaste dietro (in quarta e quinta posizione), avevano un passo gara molto vicino all’Aston Martin e molto vicino alla Mercedes. È forse la prima volta quest’anno che vediamo le rosse di Maranello tenere un ritmo molto simile all’inglese e alla tedesca. Non sono tutte rose e fiori, ovviamente. La Ferrari ha sbagliato le qualifiche e questo li ha penalizzati costringendoli in mezzo al mucchio, però un po’ di rosso speranza si è visto.

Il contorno della gara è stato animato da una grande folla. A tutti gli spettatori che vanno ai gran premi, specialmente coloro che partecipano tutto il weekend, dovremmo riconoscere che sono degli eroi. Hanno resistito sotto al diluvio canadese, non è che piovigginasse, sono venuti giù degli uragani. E rimanere li 7-8 ore sotto la pioggia battente, al freddo, senza un posto sotto cui ripararsi dalle intemperie è veramente encomiabile. Per cui bravi i tifosi della Formula1, sono veramente unici.

Adesso attendiamo i prossimi gran premi, aspettiamo che la Ferrari continui su questa strada sperando che l’Aston Martin chiuda il gap con la RedBull anche se il campionato del mondo mi sembra assegnato già a un dilagante Max Verstappen che domenica ha eguagliato la leggenda Ayrton Senna a 41 vittorie. Per cui complimenti al grande Max e arrivederci al prossimo Gran Premio”.