Questa volta il miracolo di San Gennaro non si è fatto attendere. Anzi, si è anticipato: era già liquefatto il sangue all’interno delle ampolle estratte dalla cassaforte del Duomo di Napoli. Il “miracolo di maggio” coincide quest’anno con il ritorno, dopo tre anni di stop a causa della pandemia da coronavirus, della processione nel centro storico. Dal duomo le reliquie sranno portate fino alla Basilica di Santa Chiara in un corteo rituale che da secoli si svolge nel sabato precedente alla prima domenica di maggio.

L’annuncio è arrivato intorno alle 17:00 dall’altare del Duomo cittadino. Il miracolo è stato salutato dal tradizionale sventolio dei fazzoletti bianchi. L’ampolla è stata mostrata come di consueto dall’arcivescovo Domenico Battaglia. Non frequente il caso del sangue già liquefatto ma non unico come ricorda l’Ansa, già verificatosi altre volte in passato.

Migliaia le persone che hanno partecipato all’evento. Quella di oggi è anche la prima processione del sindaco Gaetano Manfredi, eletto lo scorso ottobre alle elezioni comunali. Il passaggio del Santo in centro storico – pieno di turisti in questo fine settimana – è stato salutato dai balconi addobbati con drappi e coperte. Prima della partenza della processione accompagnata dalla Fanfara dei Carabinieri un breve momento di preghiera guidato dall’arcivescovo. La processione era diventata nota come processione degli infrascati, per la consuetudine del clero che vi prendeva parte di proteggersi dal sole coprendosi il capo con corone di fiori e foglie (frasche, in napoletano).

Quello del sabato precedente la prima domenica di maggio è uno dei tre tradizionali miracoli di San Gennaro che si tengono ogni anno. Ricorda la traslazione delle spoglie mortali del santo da Pozzuoli alle catacombe di Capodimonte. Gli altri due si tengono il 19 settembre, a commemorare la decapitazione del martire nel 305 d. C., e il 16 dicembre, nell’anniversario della terribile eruzione del Vesuvio secondo la credenza popolare arrestata dall’intercessione del Santo.

Sempre secondo la tradizione popolare lo scioglimento del sangue è di buon auspicio per la città e i suoi abitanti. Il ritardo o la mancata liquefazione, nonostante le preghiere e le litanie dei fedeli, sono considerati cattivo segno e presagio. All’ultimo appuntamento di dicembre il “Miracolo laico” si era compiuto dopo una giornata di preghiere e canti, intorno alle 18:00. L’anno prima il “terzo miracolo” di dicembre non si era compiuto.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.