Come annunciato dai sindacati di base, martedì 2 dicembre sarà giornata di sciopero nazionale. Una giornata calda che potrebbe arrecare qualche disagio soprattutto a chi viaggia. Cancellazioni e ritardi potrebbero esserci per treni, aerei, metropolitane e bus. Lo sciopero ha inizio alle 21 di giovedì 1 dicembre e si concluderà alla stessa ora di venerdì 2.

Treni, garantiti viaggi su Frecce e Intercity

Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia in occasione dello sciopero del personale del Gruppo Fs italiane proclamato da alcune sigle sindacali. Lo rende noto la società. Saranno garantiti anche i collegamenti regionali nelle fasce pendolari (6-9 e 18-21). Nel resto della giornata, Trenitalia “si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili modifiche al programma dei treni”.

Aerei, sciopero assistenti volo e piloti Vueling

“Domani, venerdì 2 dicembre, nuovo sciopero di 24 ore di assistenti di volo e piloti della compagnia aerea Vueling”. A riferirlo Filt Cgil e Uiltrasporti, annunciando che “in assenza di un’inversione di rotta da parte della compagnia che fa parte del gruppo IAG che comprende anche British Airways ed Iberia, la mobilitazione proseguirà anche nei prossimi mesi”. Secondo Filt Cgil e Uiltrasporti “in un contesto in cui i dati di traffico del settore stanno raggiungendo nuovamente quelli precedenti alla pandemia non è possibile parlare di esuberi. Le lavoratrici ed i lavoratori di Vueling, dopo un’estate in cui hanno mostrato tutta la loro dedizione e professionalità, necessitano di ricevere risposte concrete in termini di garanzie occupazionali, riconoscimento dei diritti in riferimento alla normativa sulla maternità e paternità, oltre che chiarimenti sulla gestione di tematiche amministrative come ad esempio il pagamento delle ferie pregresse”. “Serve – chiedono infine Filt Cgil e Uiltrasporti – l’avvio di un tavolo di confronto urgente volto alla ricerca di soluzioni che tutelino davvero tutti i lavoratori di Vueling”.

Sciopero dei mezzi pubblici a Milano, Roma e Napoli

A Milano Atm fa sapere che le metropolitane sono garantite per tutta la giornata mentre potrebbero esserci conseguenze sul servizio dopo le 18. Bus, tram e filobus potrebbero non essere garantiti dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18. A Roma Atac fa sapere che sono garantite sull’intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59 mentre non è il servizio dalle ore 8.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno.

A Napoli Anm informa che venerdì 2 Dicembre le Organizzazioni Sindacali USB e ORSA aderiscono allo sciopero generale di 24 ore di tutte le categorie pubbliche e private. Alla stessa data è stata proclamata da UILTRASPORTI una seconda azione di sciopero di 8 ore dalle 9.00 alle 17.00 dei lavoratori della Linea 1 ad eccezione del personale di macchina. E da USB una prima azione di sciopero di 4 ore dalle ore 11.00 alle ore 15.00.

L’eventuale interruzione del servizio verrà gestita nel rispetto delle fasce di garanzia con le seguenti modalità:
Funicolari: ultima corsa del mattino garantita alle ore 9.20. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 17.00. Ultima corsa pomeridiana ore 19.50.
Metro Linea 1: prima corsa da Piscinola ore 06:36; prima corsa da Garibaldi ore 07:16, ultima corsa del mattino garantita da Piscinola alle ore 9.12 e da Garibaldi alle ore 9.16. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana da Piscinola alle ore 17.12 e da Garibaldi alle ore 17.52. Ultima corsa pomeridiana garantita da Piscinola ore 19.36 e da Garibaldi ore 19.40.
Linee di Superficie: (tram, bus, filobus) servizio garantito dalle ore 5:30 alle 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00. Le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima l’inizio dello sciopero per riprendere circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.

Le ragioni dello sciopero

“A fronte del forte peggioramento delle condizioni economiche che ha portato a un aumento generalizzato dei prezzi di tutti i beni di prima necessità e delle bollette di luce e gas, i sostegni messi in campo dal precedente governo si sono rivelati assolutamente insufficienti, come la linea di intervento messa in campo dalla neo eletta presidente del Consiglio che si muove nella stessa direzione – affermano i sindacati -. “I redditi in Italia non crescono. È un dato di fatto che i salari del nostro Paese, unico tra quelli Ocse, sono più bassi rispetto a quelli di 30anni fa. A questo si aggiunge l’esplodere di un’inflazione a due cifre, che sta spingendo altri milioni di persone sotto la soglia di povertà”.

Redazione

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