Momenti di tensione si sono vissuti più volte nel corso della manifestazione in programma oggi a Milano per la Festa della Liberazione. Manifestazione organizzata dall’Anpi, l’associazione nazionale partigiani italiani, e che ha visto sfilare per le strade del capoluogo meneghini migliaia di persone, “100mila” per gli organizzatori.

Momenti di tensione, dicevamo, si sono vissuti nei pressi della piazza del Duomo dove all’altezza del McDonald’s alcuni giovani ragazzi, pro Palestina, hanno iniziato a fare cori contro Israele. Sono partiti pugni, spinte e attacchi anche a fotografi e videomaker. Il gruppo di ragazzi ha poi strappato le bandiere usando le aste come bastoni contro la Brigata ebraica, insultata più volte (“Assassini”). A fermare gli aggressori in un primo momento c’erano solo i volontari dei City Angels, poco dopo sono giunti diversi agenti di polizia in assetto antisommossa e l’unico ad essere fermato, almeno nelle fase iniziale, è “l’unico ragazzo che cercava di allontanare gli amici violenti”.

Scontri Milano, Fermato “l’unico che cercava di allontanare violenti”

Nel video girato da Nino Luca, dell’Agenzia Giornalistica Tv e Web, e pubblicato sul Corriere.it, si vede l’arrivo dei celerini che bloccano “l’unico ragazzo che stava cercando di fermare i compagni”. A spiegare l’accaduto agli agenti e ai funzionari Digos intervenuti, sono gli stessi giornalisti che poco dopo ottengono il ‘rilascio’ di Rocco, un giovane ragazzo egiziano che all’AGTW spiega: “Non voglio scontri, non bisogna gettare benzina sul fuoco”.

Insulti alla brigata ebraica: “Assassini” 

Parole sagge le sue in una giornata ad alta tensione in più piazze d’Italia anche se per fortuna non sono stati registrati episodi gravi. Sempre a Milano, a ridosso del Duomo, in piazza San Babila, alcuni manifestanti hanno insultato la brigata ebraica al passaggio del corteo. “Israele assassino, Palestina libera” gli slogan scanditi con ferocia. Poi all’arrivo della Brigata ebraica al Duomo, un gruppo di manifestanti pro Palestina ha iniziato con fischi e insulti, come ”fuori i sionisti dal corteo”. Ci sono stati alcuni minuti di scontri fisici, in cui sono state scagliate sedie contro i baschi e contro i giornalisti. Tra i bersagli anche il cane di un passante, sollevato da terra per il collare e brandito contro la folla.

“Due o trecento persone che protestano non sporcano una manifestazione con centomila persone”: sono le parole di Primo Minelli, il presidente dell’Anpi Milano. “Il grosso dei palestinesi – ha aggiunto – era in fondo al corteo, il 25 aprile è una festa unitaria, alla lotta antifascista hanno partecipato tutti, dai monarchici ai comunisti”.

Redazione

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