Gli studenti italiani hanno gravi difficoltà nel padroneggiare compiti di lettura complessi, come distinguere tra fatti ed opinioni leggendo un argomento non familiare: solo uno su 20 ne è capace. Il dato emerge dal rapporto nazionale Ocse-Pisa 2018, che certifica come gli studenti nostrani peggiorino nella capacità di lettura e comprensione: otteniamo infatti un punteggio di 476, inferiore alla media (487), collocandoci tra il 23° e il 29° posto, al livello di Lettonia, Ungheria, Lituania, Islanda e Israele.

Un rapporto ancora più negativo se considerato in relazione al 2000 e al 2009: le competenze in lettura sono diminuite in media di 26 punti nel primo caso, di 20 nel secondo. Sempre sulla capacità di lettura dal rapporto Ocse-Pisa emerge che uno studente su 4 ha difficoltà negli aspetti di base della lettura, come identificare l’area principale di un testo di media lunghezza o collegare informazioni provenienti da fonti diverse. Differenze ci sono invece tra ragazze e ragazzi, con le prime che superano i secondi nella capacità di lettura di 25 punti.

I PARTECIPANTI ITALIANI – Alla prova Ocse-Pisa (acronimo di Programme for International Student Assessment) hanno partecipato 11.785 studenti quindicenni italiani, divisi in 550 scuole totali. L’indagine internazionale viene promossa dall’Ocse con cadenza triennale, con la prima inchiesta sull’istruzione datata 2000. Alla rilevazione PISA 2018 hanno partecipato 79 paesi di cui 37 paesi dell’area Ocse.

I PROBLEMI CON LA MATEMATICA – Il campanello d’allarme per gli studenti italiani non arriva soltanto dalle capacità di lettura. Anche con la matematica emergono statistiche chiare: uno studente su 4 non raggiunge il livello base di competenza in matematica sia in Italia che nei Paesi Ocse. Il punteggio medio di 487 ci pone in linea con quello Ocse (489) e con paesi come Portogallo, Australia, Federazione Russa, Repubblica Slovacca, Lussemburgo, Spagna, Georgia, Ungheria e Stati Uniti. La matematica fa emergere anche una spaccatura nello ‘Stivale’: sono infatti “low performer” in matematica il 15% degli studenti del nord Italia, oltre il 30% invece al sud. Differenze marcate anche tra i vari istituti e licei: risultati migliori li ottengono infatti gli studenti liceali (522 punti) rispetto a quelli degli Istituti tecnici (482), degli Istituti professionali (405) e della Formazione professionale (423). Al contrario della lettura, nella matematica sono i ragazzi ad avere un punteggio maggiore nella matematica, una differenza di 16 punti.

LE COMPETENZE SCIENTIFICHE – Gli studenti italiani peggiorano nelle rilevazioni sulle competenze scientifiche.  il punteggio è infatti di 468 contro la media Ocse di 489, con uno studente su 4 che nel Belpaese non raggiunge un livello base di conoscenze scientifiche. L’Italia si colloca in linea con Turchia, Slovacchia e Israele e, tra i paesi partner, Croazia, Bielorussia, Ucraina. Anche qui si confermano le divisioni nelle macro-aree geografiche: gli studenti del nord ottengono risultati migliori di quelli del centro e del sud: sono ‘low performer’ in scienze il 15-20% di studenti settentrionali e oltre il 35% di quelli del mezzogiorno.

 

 

 

 

Carmine Di Niro

Autore