“Guerriera di 103 anni. Combattente fino alla fine“. Così cita un cartello che mostra fieramente Beatriz Garcìa al ritorno nella sua residenza per anziani dopo aver sconfitto il coronavirus. La supernonna soffriva già da un paio di anni di demenza senile, insieme a una grave artrosi che le ha causato difficoltà motoria. Così suo genero Fermin, il marito di sua figlia deceduta a causa di un cancro, ha optato per farla assistere in una residenza di Santa Ana a Santoña, essendo impossibilitato a prendersene cura da solo. Ed è proprio qui che Beatriz ha contratto il coronavirus, una delle prime a risultare positiva e asintomatica all’interno della casa di cura. Isolata durante la prima settimana in un’area apposita, è stata poi trasferita in un altro centro per anziani, dato che non era autosufficiente. Tutti credevano che non ce l’avrebbe potuta fare data la sua veneranda età, eppure Beatriz è guarita. Il ritorno alla sua residenza è stato trionfale, i dipendenti l’hanno accolta con entusiasmo e lei si è fatta ritrarre in uno scatto in cui appare sorridente e felice.
LA STORIA – La storia di Beatriz è solo una delle tante che dimostra la possibilità di poter uscire dall’incubo coronavirus. Nonostante il covid-19 colpisca maggiormente le persone anziane o con patologie pregresse, sono numerosi i casi di supernonni ultracentenari che ce l’hanno fatta, come Beatriz che è riuscita a guarire all’età di 103 anni. Il caso di Beatriz è stato raccontato dal genero Fermin all’agenzia spagnola Efe descrivendola come una combattente da una vita: “È sempre stata così, una combattente, sorridente e felice con tutti, sempre disposta a dare una mano. Nemmeno il coronavirus è stato in grado di affrontarla”.
Beatriz è originaria di Santoña, una città a nord della Spagna. La sua vita non è stata molto felice, in quanto i suoi due figli sono morti entrambi prima di lei così come suo marito, scomparso negli anni ’90. Fermin, che viveva con lei insieme alla moglie, figlia di Beatriz morta per un cancro al seno, la descrive come una suocera sorridente e molto forte: “Fino a poco più di due anni fa, mia suocera non era mai stata in ospedale in vita sua. Vivevamo insieme e tra lei e mia figlia c’era un rapporto molto speciale fatto di sorrisi”. Ma le numerose patologie che negli anni Beatriz ha contratto, hanno indotto Fermin a portarla in una residenza per anziani, dove potessero prendersi cura di lei.
Sembrava ormai la sua ora, lo pensava anche Fermin che ha dichiarato, “per i suoi anni e per com’è questo virus, ha pensato che fosse già la fine, dal momento che non si sa cosa può succedere con questa malattia“, eppure l’attaccamento alla vita di Beatriz è stato più forte del virus ed è riuscita a guarire.
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