Potrebbe trattarsi di una svolta epocale, una vera e propria rivoluzione per i pazienti a 101 dalla sua scoperta. L’Agenzia Europea del Farmaco ha approvato nelle scorse ore la prima insulina settimanale al mondo per il trattamento dei pazienti adulti con diabete. Una notizia che permetterà di ridurre le somministrazioni di insulina. Si passerà da quella quotidiana quella ogni sette giorni, arrivando a ridurre le iniezioni in un anno da 365 a 52 con un risparmio anche delle siringhe utilizzate. Questo significa anche migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’aderenza alla terapia.

Oggi la terapia insulinica – prescritta ai pazienti con diabete di tipo 1, circa il 10% dei 4 milioni di italiani con diabete, e ad alcuni con diabete di tipo 2 – prevede che il paziente si somministri l’insulina almeno una volta al giorno con la necessità di monitorare e gestire la malattia e di dover programmare l’intera giornata in base a questo. L’insulina settimanale offre un vantaggio anche per i pazienti più anziani, con più patologie e per gli operatori sanitari che si occupano delle persone con diabete ricoverate o residenti in strutture di lungodegenza.

Lo studio sull’insulina settimanale: la molecola Icodec

Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale Icodec ha permesso una riduzione della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1c) rispetto all’insulina basale giornaliera favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2. La molecola Icodec è un nuovo analogo dell’insulina basale settimanale progettato per coprire il fabbisogno di insulina basale per un’intera settimana con una singola iniezione sottocutanea. È approvato per gli adulti con diabete mellito ma l’azienda che la produce, Novo Nordisk, ha ricevuto le approvazioni normative in Svizzera e Canada per il trattamento sia del diabete di tipo 1 che del diabete di tipo 2 negli adulti.
Rivoluzione, adesso la disponibilità.

L’appello dei diabetologi italiani: “Aifa dia il via libera”

Icodec è dunque la prima al mondo ‘a lento rilascio‘ e ha ottenuto l’approvazione dell’ente regolatorio europeo Ema per la commercializzazione in Europa basata sui dati di sicurezza ed efficacia del programma di fase 3a Onwards. “L’insulina settimanale è una innovazione attesa da tempo sia per le persone con Diabete di tipo 1 e 2, per gli effetti positivi sia dal punto di vista clinico che sociale”, spiega il professor Angelo Avogaro, Società italiana di Diabetologia. “Auspichiamo quindi che AIFA dia il suo nulla osta all’approvazione di questa insulina innovativa, che coniuga benefici clinici a sostenibilità ambientale grazie alla diminuzione nel numero di penne utilizzate e quindi all’uso della plastica”.”Si tratta di un miglioramento evidente nella gestione della malattia, con ripercussioni positive sia sulla qualità di vita che sull’aderenza al trattamento. La necessità della somministrazione quotidiana, infatti, può essere stressante e influire sulla continuità di trattamento. La nuova insulina basale viene somministrata sottocute, una sola volta alla settimana, e ha mostrato di migliorare il controllo glicemico, rispetto alla versione giornaliera, senza un aumento del rischio di ipoglicemia”, continua Avogaro.

Per l’associazione medici diabetologi (Amd) si tratta di una svolta. Secondo il presidente Riccardo Candido “l’approvazione da parte dell’Ema della nuova insulina a somministrazione settimanale prefigura una rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica. La riduzione della frequenza delle iniezioni, semplificando il trattamento, promette di migliorare l’aderenza terapeutica, consentendo in definitiva un migliore controllo glicemico. Inoltre, la frequenza delle iniezioni di insulina è sempre stata una delle cause dell’annoso problema dell’inerzia terapeutica in diabetologia, spesso dovuta proprio a professionisti e pazienti che ritardavano l’avvio della terapia insulinica, preoccupati della complessità del percorso di cura”.

“Bisogna infine considerare – aggiunge Candido – che l’insulina a somministrazione settimanale rappresenta, per le persone con diabete, la prima grande innovazione farmacologica dopo più di un secolo, cioè dalla scoperta dell’insulina stessa. Pertanto – conclude – l’auspicio è che adesso gli enti regolatori nazionali, a partire dall’Aifa, si adoperino per garantire in tempi rapidi la disponibilità di questo nuovo farmaco, che può consentire un percorso di cura con insulina più semplice e più efficace, e quindi, in definitiva, più salute e miglior qualità di vita per le persone con diabete”.

I vantaggi dell’insulina settimanale

I vantaggi dell’insulina settimanale sarebbero importantissimi. Si parte dalla riduzione del carico di trattamento: meno iniezioni (da 7 a 1 a settimana) possono significare un minor numero di aghi, meno dolore e una maggiore semplicità, migliorando la compliance e la qualità della vita. Miglioramento del controllo glicemico e minore rischio di ipoglicemia: le formulazioni settimanali rilasciano l’insulina in modo più costante, riducendo i picchi e i cali di zucchero nel sangue e il rischio di ipoglicemia grave. Il migliore controllo glicemico a lungo termine può ridurre il rischio di complicazioni diabetiche come malattie cardiache, ictus, nefropatia e retinopatia.

 

Redazione

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