Sale a sette il bilancio delle persone morte in un attacco in un centro commercial di Sydney, in Australia, dove un uomo armato di coltello ha aggredito decine di persone. L’aggressore è stato poi ucciso dalla polizia e, secondo quanto emerso successivamente, avrebbe agito da solo senza l’aiuto di un complice. Terrore nel pomeriggio di sabato 13 aprile nel centro commerciale Westfield di Bondi Junctions.

Tre le otto persone ferite anche un neonato e la sua mamma, poi deceduta in ospedale. Il centro commerciale è stato chiuso e la polizia ha invitato le persone a evitare la zona. Testimoni oculari spiegano che sul posto si è scatenato il panico, con le persone presenti che correvano per mettersi in salvo e la polizia che cercava di mettere in sicurezza l’area. Diverse persone si sono rifugiate in un supermercato, dove sono rimaste per circa un’ora.

Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza è stato immortalato un uomo che correva per il centro commerciale con un grosso coltello e persone ferite stese sul pavimento, altre, compresi tanti bambini, in fuga.

“Non è terrorismo”

L’attacco avvenuto al centro commerciale Westfield di Bondi Junction, nella periferia orientale di Sydney, in Australia, “non è un episodio terroristico”. Lo dice la commissaria di polizia del Nsw (Nuovo Galles del Sub) Karen Webb fornendo aggiornamenti sull’episodio nel quale sono morte sei persone. “L’indagine andrà avanti per molti, molti giorni, ma ci sono elementi che ci indicano che non si tratti” di terrorismo, precisa. La commissaria assicura poi che “non ci sono rischi in corso”, perché “abbiamo a che fare con una persona che ora è morta”.

L’aggressore, poi ucciso dalla polizia, è un 40enne noto alle forze dell’ordine. “Se è la persona che crediamo, allora non abbiamo paura che quella persona abbia un’ideologia. In altre parole, non si tratta di terrorismo”, ha affermato Webb.

Killer con maglia rugby: “Colpiva a caso”

Il killer, così come ricostruito dai media australiani raccogliendo le testimonianze dei presenti, indossava una maglia di una squadra del campionato di rugby australiano. Secondo altre testimonianze l’uomo aveva inizialmente lasciato il centro commerciale per poi farvi ritorno armato di una grossa lama poco prima delle 15:30 locali. “Camminava come se stesse mangiando un gelato nel parco”, ha detto un testimone alla Abc News. Quindi ha iniziato a pugnalare i clienti in un modo che sembrava assolutamente casuale, ha detto la polizia.

Redazione

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