Gli attacchi del terrorismo islamico che stanno colpendo l’Europa non risparmiano nemmeno il continente africano che negli ultimi anni ha visto una continua crescita di movimenti islamisti. Tre persone sono state assassinate in Uganda all’interno del Parco Nazionale Queen Elizabeth al confine con la Repubblica Democratica del Congo. Si tratta di un cittadino britannico, di un sudafricano e del loro autista ugandese che stavano visitando l’importante parco alla ricerca degli ultimi gorilla di montagna.

La polizia ugandese ha subito indicato come responsabili le Adf (Forze Alleate Democratiche) un gruppo ribelle islamista che dal 2018 è affiliato allo Stato Islamico. Questa milizia era nata per tentare di rovesciare il governo del presidente Museveni a Kampala, ma poi hanno scelto di diventare la longa manus dell’Isis in Africa centrale. Le Adf colpiscono al di qua e al di là del confine fra Uganda e Congo e i due stati hanno organizzato molte operazioni per debellare questi miliziani, sempre senza grandi successi. Questa milizia fa parte del progetto dello Stato islamico della creazione di un califfato denominato ISCAP ( Islamic State Central African Province) che dovrebbe andare dalle foreste del Congo fino alle coste del Mozambico.

L’ISCAP andrebbe così a comporre la terza Vilaya ( Provincia islamica) africana dopo quella del Sahara e quella dell’Africa Occidentale. La dinamica dell’agguato è stata ricostruita dal capo della polizia ugandese che ha spiegato che i tre stavano viaggiando su un veicolo e sarebbero stati circondati ed uccisi sul posto, mentre l’auto su cui si trovavano è stata bruciata lungo le rive del lago Edoardo. Sono settimane che questi islamisti attaccano sia in Congo che in Uganda ed hanno ucciso 3 persone in due imboscate. Il governo britannico ha sconsigliato ai proprio cittadini di recarsi nell’area, perché gli occidentali sono diventati un obiettivo primario di questi gruppi terroristi. Una terribile recrudescenza in tutto il mondo che potrebbe essere soltanto all’inizio.

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Matteo Giusti, giornalista professionista, africanista e scrittore, collabora con Limes, Domino, Panorama, Il Manifesto, Il Corriere del Ticino e la Rai. Ha maturato una grande conoscenza del continente africano che ha visitato ed analizzato molte volte, anche grazie a contatti con la popolazione locale. Ha pubblicato nel 2021 il libro L’Omicidio Attanasio, morte di una ambasciatore e nel 2022 La Loro Africa, le nuove potenze contro la vecchia Europa entrambi editi da Castelvecchi