“Sembrava che avesse i tentacoli”. Così Amy Dorris, ex modella, accusa Donald Trump di molestie sessuali. In un’intervista in esclusiva a The Guardian la donna ha raccontato che il Presidente USA nel 1997 le ha “infilato la lingua in bocca”, l’ha toccata durante il torneo di tennis degli US Open, trattenendola contro la sua volontà. Da allora si sente “malata”, “violata”.

La donna all’epoca aveva solo 24 anni. Trump l’avrebbe attesa nascosto fuori dal bagno per poi saltarle addosso. “Mi ha infilato la lingua in bocca mentre io cercavo di spingerlo via. E’ stato proprio in quel momento che la sua presa si è fatta più stretta e le sue mani mi palpavano il sedere, i seni, la schiena: tutto”, ha raccontato. “Ho spinto la sua lingua fuori con i denti. E penso di avergli fatto male”, continua Dorris il suo racconto.

Tramite i suoi avvocati, Trump ha negato di aver mai molestato, abusato o di essersi comportato in modo inappropriato con Dorris. I fatti sarebbero successi a New York. All’epoca Trump era un magnate dell’immobiliare, aveva 51 anni ed era sposato con Marla Maples. Dorris ha detto di non aver voluto denunciare prima per paura di ripercussioni sulla sua famiglia. Ma adesso che ha due figlie gemelle di 13 anni ha capito che è importante dare loro l’esempio: un uomo non può fare a una donna tutto ciò che vuole. E così ha denunciato.

Dorris non è la prima ad aver denunciato Trump di molestie sessuali. Prima di lei altre cinque. Negli anni ’70, Jessica Leeds denunciò che Trump su un aereo le aveva toccato il seno e messo le mani sotto la gonna. Lui in un comizio commentò le accuse: “Credetemi, non sarebbe stata la mia prima scelta”. Samantha Holvey, lo ha accusato di averla guardata in modo lascivo in occasione di un concorso di bellezza, Rachel Crooks di essere stata baciata ripetutamente e contro la sua volontà. Poi c’è Mindy McGillivray a cui Trump avrebbe messo le mani addosso, Cassandra Searles, Miss Washington 2013, che su Facebook scrisse: “Mi toccava continuamente il fondoschiena e mi ha invitato nella sua stanza d’hotel”

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.