Era detenuta illegalmente l’automatica calibro 7.65 con la quale Antonio Vicari ha esploso i colpi che hanno uccio Sharon Micheletti, sua ex compagna, in strada, ieri pomeriggio. L’omicidio a Ventimiglia, in provincia di Imperia, Liguria. Dopo, il 65enne, ha raggiunto l’argine del fiume Roja e si è tolto la vita con un colpo alla testa. I carabinieri stanno cercando di capire dove l’uomo si era procurato l’arma dell’omicidio e se quelle con le quali l’uomo si fotografava fossero reali o repliche.

Scatti scovati sul profilo Facebook di Vicari, che per le armi da fuoco doveva avere una vera e propria passione. Il 65enne era tornato libero a marzo. Era stato in carcere per molestie contro la prima moglie. La relazione con Sharon Micheletti era finita da cinque anni, proprio dall’arresto. Aveva continuato a scriverle lettere, in una l’aveva minacciata di morte se non fosse rimasta con lui fino a quando non fosse tornato in libertà.

Micheletti lo aveva denunciato almeno tre volte, secondo quanto riportato da Il Secolo XIX. La prima nel 2017, la seconda lo scorso aprile e quindi a maggio. Tutte denunce per minacce, mai per stalking. “Le denunce presentate nel 2021, così come descritte, sembravano fatti isolati – ha detto il procuratore Alberto Lari – Non sembrava emergere che fosse perseguitata. Tanto è vero, che gli atti dei carabinieri non parlavano di stalking. Non c’erano elementi che potevano far presagire un’evoluzione simile”.

E invece ieri, intorno alle 17:00, Vicari ha visto passare l’ex compagna in auto con il suo fidanzato. È salito sullo scooter e ha raggiunto l’auto. Il ragazzo di Sharon era sceso a comprare le sigarette. Vicari avrebbe raggiunto l’automobile e quindi sparato all’ex, seduta al lato passeggero. Tre colpi. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera il 65enne si sarebbe quindi diretto verso il bar dov’era entrato il ragazzo. La titolare avrebbe fatto in tempo a chiudere la porta e a gridare: “Non mi uccidere, io non c’entro niente”. A quel punto Vicari si sarebbe diretto verso il fiume, a poche decine dal luogo del delitto, e si sarebbe tolto la vita.

L’uomo non avrebbe quindi mai accettato la fine della relazione, secondo documenti al vaglio degli inquirenti. I militari stanno cercando di capire quanto il delitto fosse annunciato. Il pm Paola Marrali dovrebbe affidare oggi l’incarico sull’autopsia. Si indaga sull’arma del delitto e su quelle delle foto, che i carabinieri non hanno trovato nell’appartamento dove viveva l’uomo. “Pensa bene che anche quando dormi io sono lì molto vicino, figurati quando sei con l’amante, non c’è posto che puoi nasconderti”, uno degli ultimi post pubblicati dall’uomo sui social network.

A Castelnuovo Magra, La Spezia, sempre ieri un altro femminicidio. Il secondo in 24 ore in Liguria. Una donna di 25 anni sarebbe stata uccisa dall’ex compagno in una villetta a pochi chilometri da Sarzana. La donna sarebbe stata sgozzata con un coltello. L’uomo, 29 anni, avrebbe aggredito e ferito con un coltello i carabinieri che lo hanno arrestato.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.