Il governo tedesco autorizza Kiev ad utilizzare le armi inviate a supporto difensivo per gli attacchi nella zona al confine tra i due Stati: tra panzer obici 2000 e lancia razzi tipo Mars II, il via libera arriva dopo le consultazioni a livello dei consulenti di sicurezza nazionale, avvenute fra il 29 e il 30 maggio, nell’ambito della quadrilaterale Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania. Il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, in conferenza stampa a Berlino ha ricordato che “nel mettere a disposizione le armi all’Ucraina, non diventiamo parte del conflitto”. Una decisione che va in tutt’altra direzione da quella ricordata ieri da Tajani e ribadita oggi da Crosetto, che specificando il dovere dell’Ucraina di informare l’Italia sull’uso degli aiuti militari, aveva ricordato che le risorse italiane non vengono impiegate per scopi offensivi.

Stoltenberg: “L’autodifesa non è un’escalation”

Da Mosca il ministro della difesa Andrei Belousov esprime preoccupazione: “Con la partecipazione di consulenti e specialisti della Nato”, le armi occidentali verranno utilizzate dall’Ucraina per “causare danni alle infrastrutture civili e ai civili in Russia. L’Occidente sta urgentemente pompando armi nel Paese, trasmettendo informazioni di intelligence, addestrando personale militare ucraino e reclutando mercenari”, mentre il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, specifica in riferimento alla decisione tedesca che: “L’autodifesa non è un’escalation”, e che sia un bene che alcuni Paesi occidentali abbiano revocato le restrizioni sulle armi fornite a Kiev. Sono sicuro – ha continuato Stoltenberg – che gli alleati della Nato continueranno a offrire supporto all’Ucraina”, ha detto.

USA ok solo a Kharkiv

Sul filo invece la posizione Statunitense: mentre Volodymyr Zelensky parla di “un passo avanti” nel via libera degli Stati Uniti all’uso di armi americane per gli attacchi ucraini in Russia, seppur solo vicino a Kharkiv. Da Praga, Tajani ai microfoni dell’Ansa precisa che: “Non c’è stata una discussione sul via libera Usa all’uso delle sue armi in Russia, trattandosi di un utilizzo limitato alla base che sta minacciando Kharkiv”, e che “Per quanto riguarda l’Italia, confermiamo che non invieremo militari a combattere contro i russi, perché non siamo in guerra con la Russia”.

Redazione

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