Lo storico stabilimento Magneti Marelli di Crevalcore chiude e manda a casa 230 dipendenti.
Magneti Marelli, era stata venduta nel 2019 da Fca, ex Fiat, ai giapponesi di Calsonic Kansei, una controllata dal fondo Usa Kkr. Da quella vendita Fca aveva realizzato una plusvalenza di 1 miliardo di euro contribuendo così a realizzare un utile netto di 2,43 miliardi di euro per Exor, la cassaforte degli eredi Agnelli che con questa operazione si sono tolti di torno i problemi industriali che già si profilavano nel settore dell’automotive, realizzando pure una grande liquidità e dividendi cospicui.

Un bel colpo, anche per evitare di impelagarsi nelle more della transizione ecologica con la fine, decretata a passo di carica, dei motori termici, i componenti elettronici che sono il core business di Magnati Marelli.
Exor, nel frattempo ha acquistato per 2,6 miliardi di euro il 15% di Philips che opera nel ramo salute. Un settore promettente, soprattutto in Italia vista l’acerrima resistenza da parte di destra e sinistra unite nel rifiutare prima e nel non voler riaprire ora, l’opportunità di avere il finanziamento di 36 miliardi del Mes Sanitario, indispensabile per riorganizzare la sanità pubblica. Tutto torna?

Intanto nello stabilimento Stellantis, il nuovo nome di Fca, di Melfi si sciopera perché gli incentivi di stato previsti dal governo Meloni per sostenere la concorrenza cinese nell’elettrico non sono considerati sufficienti sia dai sindacati, per salvare i posti di lavoro, sia dall’azienda, per tenere in equilibrio i conti falcidiati dalla concorrenza.
Al momento l’opposizione agli ordini di Landini, con Schlein, Conte, Calenda e reduci massimalisti, si occupa di salario minimo e di cancellare il Jobs Act.
Sono i veri eredi della destra creativa alla Tremonti, che nella “finanziaria” che avrebbe dovuto affrontare la crisi mondiale del 2008, mise come misura per incentivare la produttività la detassazione degli straordinari. Dopo qualche mese mancherà pure il lavoro ordinario. Ma lui dice che la crisi l’aveva prevista.
Schlein invece non prevede nulla, ci vedrete fare quando saremo al governo, ha detto. Organizzano feste a sorpresa. Poi dice che uno si butta al Centro.

Umberto Mosso

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