File di giovani ben oltre il coprifuoco, ma per una causa nobile: vaccinarsi. Nel casertano sono passate le 3 di notte quando l’ultimo cittadino lascia l’ospedale di Marcianise: una giornata intera passata a somministrare liberamente dosi di AstraZeneca, dopo l’annuncio della Asl di Caserta di voler tentare una giornata senza prenotazioni indipendentemente dall’età. Nella mattinata di ieri era stato poi corretto il tiro, con le autorità sanitarie che avevano fatto sapere che l’apertura valeva “soltanto per gli over 50”, come suggerito dall’Aifa e dall’Ema per quanto riguarda il farmaco di Oxford.

Ma in tantissimi tra i più giovani avevano ormai deciso di presentarsi lo stesso, formando fin dal primo pomeriggio una vera e propria calca di vaccinandi. L’Asl ha deciso di “vaccinare tutti”, prendendo altre scorte rispetto a quelle immaginate ed allungando il lavoro degli infermieri, che doveva finire alle 23 e che invece si è concluso a notte inoltrata.

Una giornata che vaccinatori ed operatori sanitari ricorderanno a lungo, per la fatica costata ma anche per la splendida risposta della popolazione. Oltre duemila, alla fine, sono state le dosi somministrate. Un numero che è costato naturalmente diverse ore di attesa. “Ma solo così ne possiamo uscire”, sostiene un trentenne in fila.

Una sperimentazione, finora unica in Italia, che ha riscosso un successo di partecipazione inatteso e che – come spiega il direttore generale della Asl di Caserta Ferdinando Russo – sarà ripetuta “appena arriveranno nuove dosi”. A partecipare alla maratona vaccinale anche giovani “da ogni angolo della Campania”.

“Mi hanno commosso – prosegue Russo – i biglietti di ringraziamento che hanno lasciato i giovani dopo la vaccinazione. È stata una notte straordinaria di civiltà e di partecipazione e sono grato si medici e agli operatori sanitari che hanno lavorato incessantemente dal pomeriggio fino all’alba. Il merito è tutto loro e di tutti i ragazzi che sono accorsi”.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.