IV chiede la sua 'testa' da Cartabianca
Vaccino a Scanzi, il caso non si sgonfia: indaga la procura di Arezzo
Le polemiche sul vaccino che il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi ha ricevuto venerdì sono tutt’altro che finite. Il farmaco di AstraZeneca che il giornalista-influencer è riuscito a farsi somministrare come caregiver dei suoi “genitori fragili” infatti ha smosso la procura di Arezzo guidata da Roberto Rossi, stesso magistrato del caso Banca Etruria: per ora non sono ipotizzati reati con l’apertura di un fascicolo conoscitivo senza avvisi di garanzia.
A far pendere per questa scelta, scrive il Corriere della Sera, un’informativa dei carabinieri sulle procedure seguite dal giornalista e dall’Asl di Arezzo per capire se il tutto sia stato eseguito correttamente.
La chiarezza sulla vicenda appare comunque molto lontana, nonostante la verifica interna condotta dall’Asl Toscana Sud Est che ha ‘scagionato’ sia Scanzi che l’operato dei sanitari. “Tutta la procedura si è svolta correttamente”, hanno chiarito dall’azienda sanitaria, che ha confermato come il modulo su cui registrarsi per ricevere le dosi di vaccino avanzate sia stato pubblicato online solo dopo la vaccinazione di Scanzi, ma che comunque esisteva anche prima come lista di nomi segnalati direttamente dai medici di base.
LA POLEMICA POLITICA – Su Scanzi è scoppiata, come ovvio, la polemica politica. Il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi ha chiesto che al giornalista del Fatto Quotidiano venga sospeso il contratto che lo lega con la Rai, essendo l’unico giornalista collaboratore esterno della trasmissione di Rai3 Cartabianca. “Che aspetta la Rai a sospendere il contratto a Scanzi? Che aspettano Salini e il Cda a dare pubblici chiarimenti, dopo ben 2 interrogazioni sulla scelta di Scanzi come unico giornalista pagato per fare l’opinionista (a senso unico) a Cartabianca su Rai3? Perché lui e non altri?”, si chiede Anzaldi.
Ma anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha annunciato che sul caso ci sarà un’istruttoria, mentre la sua sfidante per la guida della Regione, l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, al contrario attacca l’operato di Giani e spiega che “se Scanzi si è fatto fare un vaccino destinato a finire nella spazzatura ha fatto bene”, rimarcando così come la Toscana sia penultima per vaccini agli over 80 anni.
A metterci il proverbiale “carico da novanta” è arrivato quindi stamattina l’intervento durissimo di Maria Elena Boschi, con la deputata renziana che su Facebook lancia l’affondo su Scanzi: “Ciò che io trovo vergognoso è che Andrea Scanzi, già sostenitore della tesi “il corona virus è solo un raffreddore”, si sia vaccinato in Toscana, non solo saltando la fila ma mettendo insieme una squallida lista di bugie. Ha detto che doveva fare il caregiver dei suoi genitori e vorrei capire quando, visto che è sempre in giro. Peraltro i suoi genitori fortunatamente stanno bene. Ha detto che si è iscritto a una lista “di riserva” e si è scoperto che la lista semplicemente non esisteva. Ha detto di aver rispettato le regole quando invece le ha violate in modo squallido, mentendo a tutti”.
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